Gra, parte il piano: vertice con i sindaci

Lunedì 26 Agosto 2019
LO SCENARIO
PADOVA La convocazione è fissata per lunedì 16 settembre, la lettera è firmata dal sindaco di Padova Sergio Giordani e dal collega di Saonara Walter Stefan. Riparte così l'iter per il Grande raccordo anulare di Padova: gli amministratori di venti Comuni di tutta la provincia si riuniranno tra due settimane esatte a Palazzo Moroni per incontrare l'assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti. Sarà un appuntamento importante visto che il Gra è appena stato inserito nel Piano regionale dei Traporti Veneto 2030. Nel documento ufficiale il progetto si chiama Circovallazione orbitale di Padova. L'anno scorso il suo costo è stato stimato complessivamente in circa 400 milioni di euro.
IL TAVOLO
A Palazzo Moroni il 16 settembre si riunirà il Comepa, Conferenza metropolitana di Padova. I presidenti Giordani e Stefan hanno invitato i sindaci di Abano, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Legnaro, Limena, Maserà, Mestrino, Montegrotto, Noventa, Ponte San Nicolò, Rubano, Saonara, Selvazzano, Vigodarzere, Vigonovo, Vigonza e Villafranca. Ci saranno anche il vicesindaco di Padova Lorenzoni, il presidente della Provincia Bui e la presidente della società Gra Luisa Serato.
«Crediamo fortemente alla bontà del progetto, utile non solo alla città di Padova ma all'intero territorio del Veneto» conferma proprio la Serato, già presidente del Consiglio provinciale di Padova dal 2004 al 2014. «L'opera - spiega - è stata inserito nell'elenco regionale e questo è un aspetto molto importante, anche se dovrà essere rivista. Siamo pronti a collaborare con la Regione e con il ministero dei Trasporti al fine di individuare la via più rapida per la realizzazione. Il grande raccordo anulare di Padova è un'opera condivisa ed auspicata dall'intero territorio. Per questo trovarsi tra due settimane tutti allo stesso tavolo sarà molto utile».
IL TRAGITTO
Il piano era stato pensato per la prima volta nel 2000 dalla Provincia (presidente Vittorio Casarin) e la procedura era partita ufficialmente quattro anni più tardi. Il progetto attuale prevede il completamento dell'anello di tangenziali attorno a Padova. In primis il tratto ovest, di 13 chilometri, che va dalla curva Boston di Selvazzano fino a Rubano, dove sarebbe realizzato un nuovo casello autostradale (nella frazione di Bosco, al confine con Villafranca). La strada servirebbe per alleggerire il traffico che oggi passa vicino al centro di Padova. Il piano comprende anche lo scavo di circa 10 km del canale scolmatore che attraversa la Riviera del Brenta a completamento del percorso che va da Saonara fino a Mira passando per Vigonovo, Stra e Dolo.
LE BOCCIATURE
Era prevista anche la realizzazione della strada camionabile in grado di collegare la tangenziale est di Padova alla Statale Romea, sbucando tra Mira e Marghera. I sindaci della zona si sono però opposti fermamente. Bocciata dai sindaci anche la strada Bovolentana a sud: avrebbe dovuto collegare l'autostrada A13 alla zona industriale di Legnaro, ma i Comuni interessati ne hanno chiesto lo stralcio. Era stata ipotizzata anche una bretella che va da Limena a Cadoneghe, il cosiddetto Terraglione, ma il Ministero dell'Ambiente ha dato parere negativo perché incideva su una zona protetta (quella del Tavello, area golenale del fiume Brenta). Alla fine, quindi, restano solamente due opere: la strada Selvazzano-Rubano e poi il canale scolmatore lungo la Riviera del Brenta. Tra due settimane riparte la discussione.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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