GALZIGNANO
Un dispositivo wireless per rilevare la presenza dei cinghiali in

Domenica 7 Gennaio 2018
GALZIGNANO
Un dispositivo wireless per rilevare la presenza dei cinghiali in prossimità degli attraversamenti. È la tecnologia elettronica ad offrire una possibile via d'uscita alla pericola situazione che vede, in quasi ogni angolo dei Colli, gruppi di ungulati a spasso per le strade. Sarà quindi sufficiente un dispositivo impostato nelle automobili per fungere da spia per possibili branchi di animali in agguato. Il sistema per ora è allo studio del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), che consente, su incarico dell'Ente Parco, di avviare l'innovativa ricerca per mettere in sicurezza i numerosi punti di attraversamento dei cinghiali. La ricerca prevista dal progetto Sistema di rilevamento Wireless di Attraversamento Cinghiali (SWATCH) verrà svolta presso i locali di CNIT, ed in particolare nei laboratori del Photonics and Electromagnetics Group (PEG) presso l'Unità di Ricerca CNIT dell'Università di Padova, e presso Eledia Research Center Unità di Ricerca CNIT dell'Università degli Studi di Trento. L'ultima frontiera della prevenzione dagli assalti degli animali sulle strade non convince pienamente i sindaci della zona. «Temo che la proposta, per quanto avveniristica ha spiegato il sindaco di Galzignano, Riccardo Masin non darà i risultati attesi. Ci si attendevano esiti rassicuranti anche dal sistema dei lampeggianti che avrebbero dovuto tenere i cinghiali lontano della strade. Una volta che l'animale ha capito che non c'è pericolo continuerà a non conoscere ostacoli per spostarsi». Questo è il motivo per il quale, mentre i laboratori di ricerca lavorano, è importante continuare l'attività selettiva. Ed evitare che gli interventi venatori, che si sono conclusi nel 2017 con circa 1700 capi abbattuti, possano essere compromessi dall'assenza di continuità dell'impiego del personale del Parco a supporto dei cacciatori. Gli addetti infatti dopo aver concluso il loro contratto a termine alla fine dell'anno scorso, devono attendere la fine del prossimo febbraio per essere riassunti. «Finché i cacciatori sono fermi continua Masin i cinghiali si moltiplicano, rendendo inutile ogni sforzo per la loro riduzione». Questo il motivo per il quale sia il primo cittadino di Galzignano, che il suo collega di Arquà, Luca Callegaro, stanno facendo pressioni in Regione per l'immediata ripresa dall'attività venatoria. Sono altrimenti a rischio in questa stagione ettari di orti che sostengono parte dell'economia della zona. «C'è un altro centinaio di persone ha sottolineato Masin che desiderano partecipare al prossimo corso di formazione dei selezionatori. Ma se le riassunzioni del personale del Parco tardano a venire, i soli ad averne vantaggio saranno i cinghiali. Ed allora non serviranno più impianti tecnologici o dispositivi elettronici per tenerli distanti dalle strade e dai raccolti».
Lucio Piva
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