Folle fuga col furgone: si schianta in Duomo

Martedì 2 Giugno 2020
IL CASO
PADOVA Si è schiantato contromano sul palazzo del Monte di Pietà con un furgoncino della nettezza urbana rubato a Ferrara. E' uscito brandendo una pistola, scatenando il terrore in piazza Duomo, dove intorno all'una mezza della notte tra domenica e lunedì c'erano ancora molte persone per strada e nei locali. Tanto che una trentina di avventori in preda al panico si è rifugiata all'interno del bar Gancino, protetti dagli addetti alla sicurezza del locale. Ferito nello schianto, il malvivente, inseguito da due ragazzi di origine tunisina che l'hanno disarmato, è riuscito in ogni caso a fuggire, lasciando lungo tutta via Menin e fino a piazza delle Erbe una scia di sangue, prima di riuscire a far perdere le proprie tracce. Carabinieri e polizia, impegnati nella caccia all'uomo fin dai primi momenti, sono riusciti a rintracciarlo in un edificio abbandonato in via Corrado, vicino al Centro Sportivo Universitario. Portato in ospedale, medicato e identificato, Tarek Zitouni, 41enne tunisino pluripregiudicato, fino a pochi giorni fa domiciliato nella casa del suo ex datore di lavoro, a Padova, è stato sottoposto a fermo per rapina e tentata rapina aggravata continuata. L'uomo era già stato denunciato dall'Arma di Piove di Sacco nella notte del 24 maggio, sempre per rapina e anche per resistenza e lesioni personali volontarie nei confronti proprio del padrone di casa.
LA DINAMICA
Era circa l'una e venti di ieri notte quando alla centrale del 112 è arrivata una serie di chiamate che segnalavano un mezzo della nettezza urbana correre a folle velocità prima lungo corso Milano e poi per le viuzze più strette del centro: il conducente aveva in mano una pistola. Le pattuglie dei carabinieri si sono subito messe sulle tracce del furgoncino trovandolo però ormai schiantato e semi distrutto in piazza Duomo. La persona che era alla guida si è data alla fuga, lasciando a terra la pistola (poi rivelatasi giocattolo), scatenando il panico in centro storico. Due tunisini hanno anche tentato di fermarlo. Subito la situazione è parsa strana: il mezzo non era di una ditta locale ma di una società ferrarese.
I militari hanno capito immediatamente il collegamento: giusto un'oretta prima era giunta una telefonata dalla centrale operativa di Ferrara che segnalava un mezzo i fuga in autostrada, direzione nord. Era un Piaggo Porter, ovvero un mezzo per la raccolta rifiuti, rapinato a un'addetta alle pulizie davanti alla stazione dei treni del capoluogo estense. Verso mezzanotte e mezza, infatti, Zitouni armato di pistola l'aveva minacciata e si era impossessato del furgone, per poi imboccare il casello di Ferrara Nord in direzione Padova. Secondo una prima ricostruzione, il fuggitivo era uscito dall'A13 a Padova Sud, imboccando poi la Tangenziale e infine corso Milano. Agitato e fuori controllo, si è perso nelle vie del centro storico e si è infine schiantato, contromano, nella via che congiunge piazza Duomo con quella dei Signori, sotto gli occhi attoniti di chi era ancora fuori a quell'ora.
I testimoni hanno poi spiegato ai militari che l'uomo, barcollante e ferito, era smontato dal furgone impugnando una pistola, lasciata poi cadere a terra grazie all'intervento di due ragazzi tunisini che hanno tentato di bloccarlo, disarmandolo, prima di fuggire in piazza delle Erbe, dove poi è scomparso.
SCIA DI CRIMINI
Ma la rapina del furgone in piazza Stazione a Ferrara non è stato l'unico episodio violento di cui si è reso protagonista Zitouni, sempre l'altra sera, lo straniero sulle cui tracce sono i carabinieri. Intorno alle 23,30 di sabato, una ragazza ha telefonato al 112 segnalando una tentata rapina: uscita dal Mc Donald's di via Modena (vicino alla Stazione) è stata avvicinata e minacciata con una pistola, assieme al fidanzato, da un nordafricano che le intimava di consegnargli la macchina. Visto che erano titubanti, prima ha iniziato a urlare, poi ha spaccato il finestrino dell'auto e infine, è fuggito in sella a una bici, salvo poi rapinare l'addetta alle pulizie della stazione e scappare, quindi, in direzione Padova.
Il 41enne domenica 24 maggior aveva rapinato due persone, ferendole a Padova. Il nordafricano, che è domiciliato a casa del suo datore di lavoro, titolare di un'impresa di pulizie a Padova, al termine di una furibonda lite, avrebbe puntato un coltello alla gola del sessantunenne imprenditore e gli avrebbe intimato di farsi consegnare le chiavi della sua auto. Non appena il rapinatore si è allontanato, il sessantunenne ha subito dato l'allarme al 112. I carabinieri l'hanno inseguito in una folle fuga in auto, che il malvivente ha proseguito a piedi, fino a rapinare un altro imprenditore, 59enne di Codevigo, che stava parcheggiando la sia auto. Salito a bordo del Suv aveva fatto perdere le sue tracce, salvo poi ricomparire con nuove rapine l'altra sera.
LE INDAGINI
Subito è scattata la caccia all'uomo, sia da parte dell'Arma che della Polizia. Le ricerche si sono protratte tutta la notte, con il controllo di tutti i possibili rifugi di fortuna presenti in città. Ieri mattina, il personale del Commissariato Stanga è riuscito a rintracciare il 41enne all'interno di un edificio abbandonato da lui solitamente frequentato. Anche fuori dallo stabile c'erano vistose tracce di sangue. Nonostante le ferite, il 41enne ha tentato di nascondersi dietro a un pilastro. Scoperto, è stato accompagnato in ospedale e ora è piantonato al reparto maxillofacciale.
Marina Lucchin
Luisa Morbiato
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