IL VERDETTO
PADOVA Avrebbe abusato del suo ruolo di militare costringendo un camionista a fermarsi e minacciando di sparargli. M.S., finanziere 46enne, residente ad Abano, è stato condannato per violenza privata. Il giudice Vittoria Giorgi gli ha rifilato - con rito abbreviato - otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale. La stessa pena era stata sollecitata dalla pubblica accusa. L'episodio in questione risale al 7 luglio di quattro anni fa. M.S. si stava recando al lavoro al volante della sua Fiat Punto. Un camion l'avrebbe sorpassato un paio di volte con manovre pericolose. Il finanziere, difeso dall'avvocato Giovanni Chiello, avrebbe effettuato il controsorpasso mostrando dal finestrino il berretto da finanziere al camionista, un 47enne brasiliano, residente a Crocetta del Montello, nel trevigiano. Il mezzo pesante sarebbe stato costretto ad arrestare la marcia. A quel punto il finanziere sarebbe sceso dalla vettura per avvicinarsi al camion e minacciare il conducente, avvicinando la mano alla fondina della pistola. Il camionista, che aveva nel frattempo allertato il 113, sarebbe stato quindi costretto ad esibire sia i documenti personali che quelli del mezzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Avrebbe abusato del suo ruolo di militare costringendo un camionista a fermarsi e minacciando di sparargli. M.S., finanziere 46enne, residente ad Abano, è stato condannato per violenza privata. Il giudice Vittoria Giorgi gli ha rifilato - con rito abbreviato - otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale. La stessa pena era stata sollecitata dalla pubblica accusa. L'episodio in questione risale al 7 luglio di quattro anni fa. M.S. si stava recando al lavoro al volante della sua Fiat Punto. Un camion l'avrebbe sorpassato un paio di volte con manovre pericolose. Il finanziere, difeso dall'avvocato Giovanni Chiello, avrebbe effettuato il controsorpasso mostrando dal finestrino il berretto da finanziere al camionista, un 47enne brasiliano, residente a Crocetta del Montello, nel trevigiano. Il mezzo pesante sarebbe stato costretto ad arrestare la marcia. A quel punto il finanziere sarebbe sceso dalla vettura per avvicinarsi al camion e minacciare il conducente, avvicinando la mano alla fondina della pistola. Il camionista, che aveva nel frattempo allertato il 113, sarebbe stato quindi costretto ad esibire sia i documenti personali che quelli del mezzo.
