Fiera, tutti d'accordo: sì al centro congressi

Venerdì 14 Settembre 2018
Fiera, tutti d'accordo: sì al centro congressi
L'INCONTRO
PADOVA Con il centro congressi, nonostante tutto, si va avanti. È questa l'indicazione che è uscita ieri sera dalla riunione fiume che si è tenuta palazzo Moroni, cui hanno partecipato i tre soci pubblici di Fiera Immobiliare spa, ovvero il sindaco Sergio Giordani, il presidente della Provincia Enoch Soranzo e il neo presidente della Camera di commercio Antonio Santocono. Un'occasione per fare il punto sul futuro del quartiere fieristico dopo la pausa estiva e, soprattutto, dopo l'elezione di Santocono. Non bisogna dimenticare, infatti, che il suo predecessore, Fernando Zilio, è stato tra i principali sostenitori della necessità di portare avanti il progetto. I tre soci, anche se con diverse sfumature, si sono trovati concordi su un fatto: ormai l'iter per realizzare l'opera progettata dall'archistar Kengo Kuma è arrivata ad un punto tale che una marcia indietro avrebbe poco senso. Non solo. I nuovi assetti societari dell'ente fieristico che, di fatto, è tornato a guida pubblica, suggeriscono di diversificare il business puntando anche sulla congressistica.
IL PROGETTO
Una volta realizzato, il nuovo centro congressi sarà una struttura da 3 mila 500 posti a sedere con al suo interno, negozi, bar e ristoranti. L'edificio avrà anche una parte porticata, di fatto una citazione di una delle caratteristiche architettoniche della città. Un'opera che, in teoria, avrebbe dovuto accogliere anche una sorta di auditorium. Auditorium che avrebbe dovuto sostituire l'opera che l'ex sindaco Flavio Zanonato voleva realizzare in piazzale Boschetti. La casa della musica, però, un paio di mesi fa è stata dirottata da Giordani a palazzo Foscarini in piazza Eremitani. Di conseguenza, il nuovo auditorium non vedrà la luce all'interno del quartiere fieristico. Su tutta l'operazione, però, incombe come un macigno la gestione della struttura. Ad oggi , infatti, non c'è ancora stata l'assegnazione, di conseguenza nessuno ha messo nero su bianco un piano industriale che dovrebbe garantire la sostenibilità di un progetto che costerà 19 milioni di euro. Una struttura che se non gestita adeguatamente, rischia di determinare un deficit milionario. Durante la riunione di ieri si è affrontata anche la questione della nuova sede di ingegneria che l'Università è intenzionata a realizzare all'interno del quartiere fieristico. Anche in questo caso, Comune, Provincia e Camera di Commercio si sono dichiarati sostanzialmente favorevoli all'operazione.
I NUOVI ASSETTI
In discussione, anche la nuova governance di Fiera immobiliare. Ma quali sono i nuovi assetti societari? In buona sostanza, i francesi a giugno hanno lasciato la guida della fiera e la gestione è tornata saldamente in mano a Comune, Camera di Commercio e Provincia. Provvisoriamente, in attesa di una gara pubblica che avverrà al massimo tra un anno, a gestire il quartiere fieristico sarà ancora Geo. A fronte dell'estinzione di tutti i debiti che i soci pubblici vantavano nei confronti del francesi, GlEvents ha ceduto a Fiera immobiliare tutti i marchi in suo possesso. Tra questi sono da ricordare Auto e Moto d'epoca (posseduta al 50%), la Fiera campionaria, il Flormart, Bike experience, Tecnobar & Food, Tutti in Fiera e Casa su Misura. L'accordo prevedeva poi che GlEvents dovesse versare 3,3 milioni di euro a Geo per gli investimenti fatti quando, tramite la formula dell'affitto di ramo d'azienda, gestiva il quartiere fieristico padovano. L'operazione di ritorno in mano pubblica della fiera è stata perfezionata all'inizio di agosto.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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