Festini lungo l'argine del Brenta: i volontari raccolgono due quintali di rifiuti

Sabato 30 Ottobre 2021
Festini lungo l'argine del Brenta: i volontari raccolgono due quintali di rifiuti
SAN GIORGIO IN BOSCO
I rifiuti abbandonati da coloro i quali vengono definiti ecovandali sono una piaga che le amministrazioni comunali faticano a debellare da sole, specialmente perché si verificano in modo capillare in luoghi appartati e in contesti naturalistici dove sarebbe invece richiesta la massima attenzione da parte delle persone che vi fruiscono. Ci sono dei punti del territorio - in particolare le estese aree verdi vicine ai corsi d'acqua - che nella bella stagione sono presi d'assalto da frotte di giovani, in quanto rappresentano il contesto ideale per rave party, festini e occasioni di ritrovo e sballo in genere. Ma proprio perché poi, al termine dei divertimenti e degli eccessi, non c'è il massimo della predisposizione lucida a pulire, vengono lasciati all'incuria e al disordine. E chi poi si trova a transitare in quei luoghi per una passeggiata ristoratrice, incontra invece il degrado. Tuttavia, di buono va registrato il fatto che, all'atteggiamento insensibile di alcuni, si contrappone talvolta la buona volontà di altri.
Lo scorso fine settimana, infatti, un gruppo spontaneo di cittadini residenti a San Giorgio in Bosco e Paviola, mossi da amore per la natura e animati da senso civico, si sono impegnati, dotati di guanti, pinze e sacchi, a raccogliere rifiuti abbandonati in alcuni punti di accampamento lungo l'argine del fiume Brenta a San Giorgio in Bosco, nell'area conosciuta per essere utilizzata dai ragazzi per le loro feste estive: quella dove passa il viadotto del metano, in via Carbogna. «A fine giornata abbiamo raccolto due quintali di materiale fra plastica, nylon, lattine, mozziconi di sigarette, nonché altrettanti quintali di bottiglie vetro fa sapere Fabrizio Mella, uno dei partecipanti al weekend ecologico. Abbiamo prelevato anche una tanica di gasolio - aggiuge - che, nel malaugurato caso il carburante fosse finito in acqua o, peggio ancora, avesse preso fuoco, sarebbe stata la causa di un vero disastro ambientale». Dell'operazione pulizia sono state informate le autorità locali e le istituzioni. «È importante - conclude Fabrizio Mella - far sapere ai giovani che queste bambinate costano care all'ambiente e un ruolo importantissimo in tal senso lo svolgono i genitori, che dovrebbero educare al bene comune».
L'amministrazione comunale di San Giorgioin Bosco ha rivolto un plauso ai volontari che, con generosa dedizione, disponibilità e sforzo fisico, hanno ripulito la zona golenale del Brenta. All'intervento ecologico ha preso parte anche il nucleo forestale dei Carabinieri che, con i responsabili del settore ambiente del Comune , hanno provveduto al prelievo del materiale da smaltire. I cui costi, ovviamente, ricadranno sulla comunità.
Germana Cabrelle
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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