Evadevano per sconti sulle tasse universitarie

Giovedì 27 Giugno 2019
FIAMME GIALLE
PADOVA Evadevano il fisco per avere tasse universitarie ridotte o borse di studio. Ma anche per ottenere case Ater o prestazioni erogate dai Comuni, come gli assegni familiari, i buoni mensa o assegni di mantenimento. La guardia di finanza, guidata dal comandante Fabio Dametto, ha stanato 29 furbetti, che si aggiungo ai 68 che si dichiaravano nullatenenti pur di non pagare il ticket sanitario, per una frode totale di 69.881 euro.
Tra i settori particolarmente a rischio oggetto di monitoraggio da parte della Guardia di Finanza, c'è quello delle prestazioni sociali agevolate, ovvero degli assegni per il nucleo familiare, di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio. Insomma di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali.
I controlli svolti in tale ambito dalle fiamme gialle, dall'1 gennaio 2018 a oggi, sono stati 98 e hanno portato a scoprire 29 situazioni di irregolarità: 12 con l'obiettivo di avere una riduzione sulle tasse univeristarie, 15 per le prestazioni erogate dai Comuni e due per quelle erogate dall'Ater. I contributi indebitamente percepiti ammontano a 33.947 euro.
Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i furbetti del ticket, settore nel quale i 68 controlli mirati hanno consentito di individuare sacche di irregolarità nel 100% dei casi: in pratica, tutte le persone controllate si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate, senza averne diritto.
La frode accertata ammonta a 35.934 euro.
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