ESTE
Il casco appoggiato sull'asfalto e accanto il corpo coperto da un telo bianco.

Venerdì 1 Maggio 2020
ESTE Il casco appoggiato sull'asfalto e accanto il corpo coperto da un telo bianco.
ESTE
Il casco appoggiato sull'asfalto e accanto il corpo coperto da un telo bianco. Mercoledì Raffaele Di Puorto aveva festeggiato il suo compleanno spegnendo 43 candeline, ieri parenti e amici ne hanno pianto la tragica morte.
IL FATTO
L'uomo ha perso la vita in via Deserto, a 300 metri da casa sua, nell'incidente avvenuto ieri pomeriggio, verso le 13.30 all'altezza del distributore Loro lungo la provinciale 42 che collega Este a Sant'Elena. A quell'ora il centauro, che di professione fa l'operaio edile e ha un figlio di 11 anni, era in sella alla sua moto Honda. Proveniva dalla frazione di Deserto ed era diretto verso il centro di Este. Sulla corsia opposta arrivava una Fiat 500X: al volante c'era una donna, C. B., sui 35 anni, del posto. L'auto stava svoltando a sinistra per entrare nella stazione di servizio. La moto ha frenato di colpo, a giudicare dalla lunga striscia nero che le ruote hanno stampato sull'asfalto, una frenata di almeno 20 metri. Ma non è bastato a evitare l'impatto. Il centauro si è schiantato contro la vettura. Il botto è stato violentissimo, tanto che i residenti delle case vicine sono accorsi in strada a vedere cos'era successo. Il motociclista è stato sbalzato di sella, la sua due ruote invece ha continuato la corsa per oltre cento metri, rovesciandosi poi sul cordolo della pista ciclabile che costeggia la strada.
I SOCCORSI
Le condizioni del 43enne sono parse subito disperate. Sul posto si è precipitata un'ambulanza seguita a ruota da un'auto medica e poco dopo è atterrato anche l'elicottero del Suem. I tentativi di rianimazione sono durati quasi un'ora, ma né il massaggio cardiaco né le scariche del defibrillatore sono riusciti a far ripartire il cuore del 43enne, originario di Casal di Principe (Caserta) ma trapiantato a Este da una quindicina d'anni, da quando aveva sposato Martina. La constatazione del decesso è arrivata alle 14. L'elicottero ha ripreso quota, vuoto, mentre due pattuglie della polizia stradale di Este si sono occupate dei rilievi. Nell'incidente è stata coinvolto anche un terzo veicolo: una Lancia Musa che seguiva la Fiat 500 e che sembrerebbe averla leggermente tamponata. Quel tratto di strada è stato chiuso, il traffico deviato fino a quasi le 18 quando gli agenti hanno completato i rilievi e la carreggiata è stata ripulita dai tanti detriti. Nell'impatto la sella della moto si è completamente staccata, mentre il parafango della ruota anteriore destra dell'auto era a penzoloni. Quando il titolare del distributore ha riaperto, si è trovato di fronte una scena surreale: il lenzuolo bianco steso sopra il corpo senza vita del motociclista lasciava pochi dubbi sulla gravità del fatto. Qualche metro più in là, seduta sul muretto del distributore, la donna che guidava la 500 si teneva la faccia tra le mani, sconvolta. Saranno ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti a chiarire la dinamica e le responsabilità dell'incidente. La procura di Rovigo per il momento ha disposto il sequestro di tutti i mezzi coinvolti, ma non ha ancora aperto un fascicolo per omicidio stradale.
GLI AMICI
La notizia della morte di Raffaele ha lasciato gli amici senza parole. «Sono molto scossa racconta G.A. giusto mercoledì l'ho sentito per fargli gli auguri. È un colpo devastante. Raffaele era un amorevole padre di famiglia, un gran lavoratore, un amico sincero che cercava sempre di strapparti un sorriso». Da cinque-sei anni Di Puorto lavorava come operaio specializzato per la Restabulaè di Borgo Veneto, un'impresa edile specializzata nelle costruzioni in legno. Prima aveva fatto il muratore per altre imprese. Alberto Fornasiero, geometra e consigliere di minoranza del Comune di Este lo ha conosciuto proprio in un cantiere. «Aveva una cordialità estrema ed era sempre incline al sorriso: davvero una bella persona». Le moto erano la sua grande passione, da sempre. La Honda era stata il suo ultimo acquisto. Un regalo durato troppo poco.
Maria Elena Pattaro
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