«Espropri pronti da 10 anni»

Sabato 20 Luglio 2019
«Espropri pronti da 10 anni»
CAMPODARSEGO
Dopo le accuse del vicepresidente della Provincia Marcello Bano al sindaco Mirko Patron, sull'incapacità nel chiudere l'accordo preliminare per gli espropri dei terreni sulla provinciale 70 per permettere il via ai lavori della rotatoria di via Brenta, il primo cittadino di Campodarsego, non in sintonia con le tesi dell'esponente del Carroccio, vuole fugare ogni dubbio sul frazionamento delle aree interessate dai lavori di allargamento di via Brenta: «Il progetto di approvazione preliminare di allargamento di via Brenta fu sottoscritto il 6 aprile 2006 con un accordo tra Regione, Provincia e Comune - spiega Patron -, ai fini della realizzazione di opere sostitutive dei passaggi a livello lungo la ferrovia tra Padova e Castelfranco nel Comune di Campodarsego. L'accordo prevedeva la competenza della Provincia per progettazione, realizzazione e finanziamento dell'allargamento di via Brenta ai fini del collegamento tra la sp 70 e il cavalcavia ferrovia già realizzato dalla Regione. Per Campodarsego si prevedeva inoltre l'allargamento di via Brenta, ai fini del collegamento tra la sp 70 e il cavalcaferrovia già realizzato dalla Regione. Per Campodarsego questo progetto prevedeva inoltre l'allargamento di via Brenta, il sottopasso di via De Toni e uno in via Olmo, mentre il protocollo prevedeva che le procedure espropriative e l'acquisizione delle aree fossero a carico del Comune».
IL CANTIERE DEL 2010
Dopo la caduta del sindaco Paola Candiotto nel dicembre 2009, e con l'avvento dell'amministrazione Patron nell'aprile 2010, via ai lavori: «Il cantiere parte solo con il cavalcavia e non con via Brenta. L'unica cosa che ci chiede la Provincia è la progettazione preliminare e definitiva della modifica della rotatoria all'incrocio tra via Piovetta Feltre e via Perarello, che risulta compatibile con gli strumenti urbanistici - prosegue il sindaco -. Il Comune a quel punto, riunitosi in giunta, procede, a favore della Provincia, all'acquisizione delle aree per la realizzazione dell'opera, e demanda l'incarico a un progettista per avviare la procedura dei frazionamenti utili all'acquisizione dell'area. Ma questa operazione l'avrebbe dovuta fare la Provincia. Ad oggi noi abbiamo acquisito il terreno, ma la rotonda è ancora ferma. Nell'ottobre 2014 arrivano i soldi per avviare gli espropri e allargarla. Andiamo prima dal notaio per sottoscrivere il contratto e comprare la terra, poi convochiamo una cinquantina di frontisti che riusciamo ad accontentare. Ma tra la sorpresa generale ci accorgiamo, dalla documentazione in nostro possesso, che i terreni erano già frazionati dal 2009».
DOMANDA SPONTANEA
«A questo punto - dice Patron - mi sorge spontanea una domanda: perché il vicepresidente della Provincia, Marcello Bano, ora mi viene a contestare un problema che è già risolto? Noi siamo fermi al 2013, e oggi c'è una convenzione da rispettare sull'accordo di programma tra Provincia, Regione e Comune. Se lui ha il desiderio di fare la rotonda, i frazionamenti son già realizzati. Sia chiaro, noi non siamo contrari alla rotonda, ma ribadisco che la nostra grande priorità in questo momento rimangono la realizzazione e la sistemazione della pista ciclabile di via Brenta e Piovetta Feltre che arriva fino alla rotonda di via De Toni. Il progetto definitivo sarà approvato per fine anno. Mi impegnerò a firmare la nuova proposta che mi verrà avanzata dalla Provincia, ma solo con la garanzia che questo progetto di 4 milioni e 600 mila euro non decada. Non posso permettermi di mandare all'aria un'opera pubblica così importante, a fronte di una rotonda da 304 mila euro».
Giancarlo Noviello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci