«Ero in Prato con le mie due figlie per un gelato, siamo dovuti scappare»

Mercoledì 5 Agosto 2020
«Ero in Prato con le mie due figlie per un gelato, siamo dovuti scappare»
LA DENUNCIA
PADOVA Un gelato seduti nell'isola Memmia, per fuggire alle roventi temperature dello scorso fine settimana, da un momento di piacere si è trasformato in un incubo per un padre e le sue due figlie. La famiglia è stata costretta ad abbandonare il Prato della Valle, perchè sotto choc dalle esibizioni fuori legge di un gruppetto di ragazzini. «In un primo momento avevo pensato di intervenire, ma quando ho visto quanto erano aggressivi ho lasciato perdere. Penso fossero una baby gang, erano tutti giovanissimi e di nazionalità mista: nordafricani, moldavi e italiani».
Sabato, terminata la cena, Andrea F., padre di famiglia e di professione maestro di tennis, si è recato con le sue due figlie, ancora alunne delle elementari, in Prato della Valle per un gelato. Il papà e le due bambine si sono seduti a degustarlo all'interno dell'isola Memmia, alla ricerca di un po' di fresco dopo una giornata rovente. «Sono sincero - ha raccontato il genitore - rimango ancora un po' frastornato da quanto ho visto. Una ragazzina italiana, in mezzo alla gente, si è tirata su la maglietta e correndo ha esibito il seno. Come se nulla fosse. Tutto questo mentre due ragazzini di colore, a torso nudo, si sono gettati nella fontana urlando e schizzandosi con l'acqua. Tutti e tre facevano parte dello stesso gruppo e avevano un comportamento molto aggressivo». Ma con il passare dei minuti la situazione è degenerata a tal punto, da provocare nel papà uno stato di preoccupazione per le sue due figlie. «È stato un crescendo di azioni e atteggiamenti sopra le righe - ha proseguito - e sempre davanti ad altri comuni cittadini frequentatori della piazza. Un paio di questi giovanissimi ha iniziato a fumare spinelli, un odore intenso percepito anche dalle mie figlie. E poi altri due, sempre dello stesso gruppo di ragazzini, ha tentato in più riprese di arrampicarsi sugli enormi vasi in cemento attorno all'isola Memmia. Ormai ero deciso a intervenire per dirgli che stavano esagerando, ma li ho visti molto strafottenti. Così ho preso le due bambine e sono stato costretto ad andarmene. Nessuno è intervenuto per bloccarli. Siamo rimasti un po' sotto choc. Non mi sarei mai aspettato di trovarmi davanti a uno spettacolo di degrado simile». E il pensiero del maestro di tennis torna indietro agli anni 80, quando il Prato della Valle era la terra dello spaccio. «Mi ricordo di quando ero piccolo - ha concluso - e della mia mamma che mi faceva divieto assoluto di andare in Prato della Valle, perchè frequentato da spacciatori e tossicodipendenti. In fondo in quarant'anni poco è cambiato. Di sicuro non porterò mai più le mie figlie a mangiare un gelato all'interno dell'isola Memmia. La sensazione che ancora mi porto dietro, dopo diversi giorni, è molto sgradevole. Credo di non potere sopportare ancora uno spettacolo del genere».
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci