Effetto pandemia: più soli e arrabbiati, ma anche generosi

Venerdì 18 Settembre 2020
Effetto pandemia: più soli e arrabbiati, ma anche generosi
UNIVERSITÀ
PADOVA Cosa si rischia durante una pandemia e come ci si adatta all'incertezza? Una risposta la dà lo studio Coh-Fit (Collaborative outcomes study on health and Functioning during infection times) che coinvolge oltre 200 ricercatori, guidato dal Marco Solmi, medico e psichiatra del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova.
«Si tratta di un questionario anonimo tradotto in trenta lingue e pensato per bambini adolescenti e adulti. Ad oggi ha già analizzato quasi 95.000 risposte in oltre cento Paesi e la raccolta dati è ancora attiva per i prossimi mesi. In particolare è di fondamentale importanza - illustra Solmi - raccogliere i dati ora, vista la riapertura delle scuole. Invito tutti quindi a partecipare visitando il sito www.coh-fit.com. I risultati preliminari nella popolazione italiana, circa 10.000 partecipanti, mostrano che stress, solitudine e rabbia sono aumentati durante la pandemia nella popolazione generale, ma che lo sono anche i comportamenti altruistici. Lo stress - sottolinea Solmi - ha colpito in particolare le donne e gli anziani, mentre sia solitudine che rabbia hanno segnato in particolare le donne, e i giovani».
D'altro canto i comportamenti altruistici invece sono aumentati in tutta la popolazione. «Oltre la metà della popolazione è rimasta soddisfatta delle scelte governative e la soddisfazione è risultata particolarmente elevata negli anziani. Oltre 4/5 della popolazione ha aumentato il tempo trascorso sui media, in particolare donne e giovani. Tra le strategie di coping (strategie di adattamento) più efficaci - conclude Solmi - sono stati descritti i contatti diretti (ove possibile), l'esercizio fisico (queste due attività sono le più importanti in tutte le età) e l'utilizzo di Internet. Tra le altre strategie di adattamento quello di informarsi sulla pandemia di Covid-19, le interazioni sociali via media/remoto, lo studiare o imparare qualcosa di nuovo, il lavorare sul posto o da casa, l'utilizzo dei media, il trascorrere del tempo con un animale domestico, e l'intimità fisica/attività sessuale, questa più negli uomini».
Non solo si è acuito lo stress, ma sono aumentati anche solitudine e rabbia. Il bicchiere mezzo pieno racconta invece di come sia cresciuto l'altruismo. Come ci si è adattati al Coronavirus? Le strategie più efficaci in circa metà dei partecipanti sono state contatti o interazioni interpersonali diretti, esercizio fisico o passeggiare, utilizzo di Internet, passatempi significativi, e l'utilizzo dei mass media.
Federica Cappellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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