Ecco le celle frigo per i cinghiali eliminati sui Colli

Giovedì 19 Dicembre 2019
Ecco le celle frigo per i cinghiali eliminati sui Colli
GALZIGNANO
Non ci saranno più carcasse di animali riversi fra gli orti ed i vigneti in attesa del prelievo da parte del personale addetto. La Comunità del Parco Colli ha dato via libera al progetto pilota che vedrà a Valsanzibio un centro di stoccaggio per i cinghiali abbattuti.
Il polo dove faranno tappa obbligatoria i selecontrollori (cacciatori volontari abilitati all'abbattimento della specie) comincerà a funzionare nei primi mesi del prossimo anno. Per essere poi affiancato nel corso dell'anno da altre due strutture analoghe nell'area dei Colli. «E' il primo passo concreto nell'intensificare la lotta ai cinghiali ha spiegato il neo presidente dell'Ente Parco, Massimo Campagnolo con cui risolveremo contemporaneamente un problema igienico sanitario e un altro connesso ai costi. I cinghiali abbattuti, infatti, non potranno più essere lasciati in balia degli eventi atmosferici o di altri animali, bloccando l'attività del cacciatore, costretto ad attendere i tempi necessari all'arrivo degli addetti e al trasferimento delle spoglie altrove».
I SELECONTROLLORI
D'ora in avanti saranno così i selecontrollori a portare l'animale morto a destinazione. Spetterà a loro trasferire il cinghiale abbattuto nella struttura, dove le specie saranno stoccate in apposite celle frigorifere. In attesa di essere trasferite da un grossista di Solesino, aggiudicatario di una specifica gara pubblica, che dovrà effettuare le necessarie verifiche legate all'utilizzo delle carni selvatiche, prima di commercializzarle. «Senza interruzioni di sorta nell'attività di caccia ha aggiunto il sindaco di Galzignano, Riccardo Masin gli abbattimenti delle specie proseguiranno praticamente a ciclo continuo. E' un passo avanti nella lotta contro gli ungulati ed un segno di attenzione nei confronti delle tante problematiche create dagli animali nei territori».
La gestione del polo di stoccaggio, che sarà costruito a spese dell'Ente Parco in un'area di proprietà del Comune di Galzignano, sarà gestito dai selecontrollori. Campagnolo ha voluto istituire una rappresentanza dei volontari per un dialogo più diretto con i circa 120 addetti all'eliminazione degli ungulati. Proprio l'elevato numero di persone abilitate ad imbracciare la doppietta per sparare ai cinghiali ha indotto a rinviare nel tempo l'istituzione di nuovi corsi di abilitazione. «I cacciatori ha concluso Campagnolo sono ora più che sufficiente a continuare in modo efficace la lotta ai cinghiali».
Lucio Piva
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