RISTORAZIONE
PADOVA Anche le macchinette del caffè e i distributori di merendine devono fare i conti con il Covid -19. Con il passare dei mesi ci si sta rendendo conto con quanta violenza questa epidemia stia colpendo ogni aspetto della nostra vita sociale ed economica. Nei giorni sorsi, tanto per fare un esempio, il Comune è stato costretto ad applicare un robusto sconto alla ditta Ristovending che, a suo tempo, ha vinto l'appalto per piazzare 77 distributori di generi alimentari e di bevande calde all'interno di tutti i palazzi comunali. A fronte di questo, l'azienda si era impegnata a corrispondere un canone mensile di 3.534 euro a cui si aggiungeva un rimborso spese di 2.005 euro. Poi è arrivata l'epidemia. «A seguito dell'emergenza sanitaria determinatasi dalla diffusione dell'epidemia Covid 19 si legge nella determina licenziata l'altro giorno dal settore Provveditorato - sono stati adottati provvedimenti di chiusura degli uffici comunali e di collocamento dei dipendenti in lavoro agile, individuato come ordinaria modalità di svolgimento dell'attività lavorativa che è stata pertanto effettuata dalla propria abitazione».
Una circostanza che ha determinato «conseguenze negative per l'attività dell'impresa, per fatto a lei non imputabile. Pertanto è necessario ricondurre ad equità l'obbligazione contrattuale», si legge nel dispositivo. Di fatto, attualmente, in attività ci sono solo 32 distributori che lavorano a scartamento ridotto. Di conseguenza, il Comune ha deciso di applicare uno sconto non da poco. Il canone mensile, infatti, passa a 735 euro e il rimborso spese sarà di 415 euro. Il tutto sarà calcolato a partire dal 1° marzo. Il canone scontato sarà valido fino al termine dell'emergenza epidemiologica.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Anche le macchinette del caffè e i distributori di merendine devono fare i conti con il Covid -19. Con il passare dei mesi ci si sta rendendo conto con quanta violenza questa epidemia stia colpendo ogni aspetto della nostra vita sociale ed economica. Nei giorni sorsi, tanto per fare un esempio, il Comune è stato costretto ad applicare un robusto sconto alla ditta Ristovending che, a suo tempo, ha vinto l'appalto per piazzare 77 distributori di generi alimentari e di bevande calde all'interno di tutti i palazzi comunali. A fronte di questo, l'azienda si era impegnata a corrispondere un canone mensile di 3.534 euro a cui si aggiungeva un rimborso spese di 2.005 euro. Poi è arrivata l'epidemia. «A seguito dell'emergenza sanitaria determinatasi dalla diffusione dell'epidemia Covid 19 si legge nella determina licenziata l'altro giorno dal settore Provveditorato - sono stati adottati provvedimenti di chiusura degli uffici comunali e di collocamento dei dipendenti in lavoro agile, individuato come ordinaria modalità di svolgimento dell'attività lavorativa che è stata pertanto effettuata dalla propria abitazione».
Una circostanza che ha determinato «conseguenze negative per l'attività dell'impresa, per fatto a lei non imputabile. Pertanto è necessario ricondurre ad equità l'obbligazione contrattuale», si legge nel dispositivo. Di fatto, attualmente, in attività ci sono solo 32 distributori che lavorano a scartamento ridotto. Di conseguenza, il Comune ha deciso di applicare uno sconto non da poco. Il canone mensile, infatti, passa a 735 euro e il rimborso spese sarà di 415 euro. Il tutto sarà calcolato a partire dal 1° marzo. Il canone scontato sarà valido fino al termine dell'emergenza epidemiologica.
Alberto Rodighiero
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