Dipendente contagiata dal Covid, blindati gli uffici municipali

Giovedì 2 Aprile 2020
Dipendente contagiata dal Covid, blindati gli uffici municipali
MONSELICE
Un contagiato da Covid-19 a Palazzo Tortorini. La notizia che fa tremare la sede municipale di Monselice è trapelata nella giornata di ieri, ma risale allo scorso venerdì. Una dipendente era rimasta a casa in malattia dopo la comparsa dei primi sintomi, tra cui febbre alta e tosse. Il tampone al quale è stata sottoposta non ha lasciato spazio a dubbi o fraintendimenti: positivo al Covid-19. Subito è stato informato il sindaco Giorgia Bedin, che, in accordo con il Segretario Generale, ha disposto l'immediato avvio delle procedure necessarie a garantire la massima sicurezza e salute degli altri dipendenti e dei (pochi) utenti del municipio. Una serie di misure non dettagliatamente previste dall'Ulss6, ma di fatto subito adottate a Palazzo Tortorini, tra le quali la messa in quarantena dei due colleghi dello stesso ufficio e una seconda sanificazione di tutti gli ambienti della sede comunale. La notizia, in un primo momento, non era stata fatta circolare neppure tra gli altri uffici di Palazzo Tortorini, per non generare panico e caos.
PREOCCUPAZIONI
Ma ieri la voce ha cominciato a diffondersi e così è emersa la verità, che ha sollevato non poche preoccupazioni tra i dipendenti comunali. Ma anche qualche polemica. Nonostante siano state immediatamente attivate tutte le procedure del caso, c'è infatti chi si interroga sull'opportunità di estendere i tamponi a tutto il personale, dal momento che la dipendente risultata positiva era solita frequentare altri uffici per recapitare pratiche e documenti vari, oltre agli spazi di passaggio. E anche chi lamenta il fatto che non sia stata data tempestiva informazione a tutti i dipendenti comunali. Sulla questione sarebbero stati informati anche i sindacati. «Per ragioni di tutela della riservatezza prevista dalla legge, in qualità di datore di lavoro, non posso fornire informazioni inerenti le condizioni di salute dei dipendenti comunali», chiarisce il sindaco Giorgia Bedin in risposta alle domande sullo stato di salute della dipendente. Il primo cittadino invita però a non fare allarmismi, dato che la situazione è sotto controllo. Le sue, infatti, sono parole mirate a rassicurare dipendenti e cittadini. «La maggior parte dei dipendenti presta servizio in modalità smart working - sottolinea il primo cittadino - e, in applicazione delle recenti disposizioni governative, i servizi comunali, a partire dall'inizio del periodo emergenziale, sono operativi solamente per le attività urgenti e indifferibili e quindi con un limitatissimo accesso del pubblico che avviene su appuntamento». Lo stesso ufficio dove prestava servizio la dipendente ammalata, del resto, non è stato chiuso nonostante la quarantena dei dipendenti, ma è tuttora operativo (solo su appuntamento) per le pratiche più urgenti. «Il Comune conclude il sindaco Bedin - procede con la dovuta periodicità ad attività di igienizzazione e sanificazione dei locali e degli arredi della sede comunale e all'adozione di tutte le misure previste dalla normativa vigente nel periodo emergenziale».
Ca.B.
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