Difesa dell'ambiente, adesioni in calo Soltanto in 2mila sfilano per il centro

Sabato 30 Novembre 2019
LA MANIFESTAZIONE
PADOVA Il 27 settembre erano in 20 mila, ieri poco meno di duemila. Cala la partecipazione alla marcia in difesa del clima organizzata dal comitato padovano di Fridays For Future. I giovani si sono dati appuntamento alle nove di mattina a piazzale stazione e si sono diretti verso il centro per far sentire la loro voce. Presenti i rappresentanti delle sigle sindacali, in particolare la Cgil. In rappresentanza del Comune è arrivata l'assessore Chiara Gallani. «La mobilitazione continua afferma l'assessore Gallani -, segno dell'urgenza e dell'impegno di questa generazione che tiene fermo un tema che riguarda tutte e tutti».
IL PERCORSO
Il corteo verde ha percorso via Cossetto, viale Codalunga, piazzale Mazzini, via Giotto, via Matteotti, piazza Garibaldi, via Cavour, via VIII Febbraio, via Roma, via Umberto I, per finire a Prato della Valle. Il primo blocco del traffico è andato in scena nella rotonda dietro la stazione, dove i ragazzi si sono stesi a terra per qualche minuto. Altro sit-in tra piazza Cavour e il Liston. La manifestazione si è chiusa in Prato, dove gli organizzatori hanno parlato alla folla. Ha preso il microfono anche il piccolo Elia, 8 anni, mascotte della giornata, che ha parlato di Trump e del cambiamento climatico.
Il quarto sciopero globale è stato fissato in concomitanza con il Black Friday, per dire no al consumismo e alle corporation mondiali. «A Padova si sono fermate quindici aziende metalmeccaniche per una o due ore - dichiara Loris Scarpa, Fiom per dare un primo segnale positivo e concreto. Organizzeremo diverse assemblee aziendali sul tema. Il sistema industriale e economico sta determinando un cambio nel lavoro e nel modo di vivere la società. Lo sfruttamento intensivo del lavoro porta a un impoverimento aziendale. Oggi è necessario che anche i cittadini abbiano un ruolo attivo».
IL BLOCCO
Il corteo inizialmente aveva previsto di sfilare lungo via San Fermo, ma il passaggio è stato negato dalle forze dell'ordine per motivi di sicurezza e di spazio. I ragazzi si sono fermati davanti alla via del lusso, criticando il divieto. «Non c'è motivo di schierare la celere all'ingresso di via San Fermo hanno detto dal megafono - una via inutile e stupida». Altre critiche si sono sentite davanti al negozio Benetton. «Per la grande distribuzione abbiamo 27 stagioni, non quattro aggiungono boicottiamo Benetton, Zara e marchi di questo tipo. Basterebbero pochi capi da indossare, no agli sprechi, le industrie producono inquinamento». Anche la Cgil di Padova è scesa in piazza con i ragazzi di Fridays For Future. «I sindacalisti e i lavoratori sostengono il quarto sciopero per il clima fanno sapere Marianna Cestaro, Gloria Berton, Marco Galtarossa della segreteria confederale della Camera del Lavoro - Condividiamo fino in fondo la piattaforma dei ragazzi di Fridays For Future, in particolare siamo convinti della necessità di un nuovo modello di sviluppo che tenga insieme diritti sociali e diritti ambientali, cambiando un sistema economico che ormai da decenni sacrifica sull'altare del profitto gli interessi di fasce sempre più ampie della popolazione, fino a minacciare gli stessi equilibri ecologici del pianeta».
Secondo le prime stime l'adesione allo sciopero dei trasporti indetto da Usb si attesta sotto al 5%. È stato segnalato qualche disservizio, ma le corse negli orari di punta sono state tutte garantite. Hanno incrociato le braccia una decina di autisti delle corse urbane, altri venti delle extra urbane e quattro dei tram.
Elisa Fais
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