STUPEFACENTI
PADOVA Aveva in casa quasi un chilo di droga, tra eroina e cocaina e tutto quel che serviva per dividere in dosi lo stupefacente. Ma i carabinieri la scoprono e la arrestano. È successo l'altro giorno a Vicenza. La droga era diretta alle piazze padovane: in cella nel carcere di Montorio Michela Spinello, 43 anni, pregiudicata.
L'INSEGUIMENTO
A stringerle le manette ai polsi sono stati i militari del nucleo operativo e radiomobile di Padova, che grazie all'attività informativa, avevano capito che la donna gestiva un giro di droga. Così si sono messi sulle sue tracce e l'hanno seguita con un'auto senza colori d'istituto fino a Vicenza, in zona Capalbia. Qui la Spinello si è accorta che quell'auto le stava alle calcagna ormai da troppo tempo e così ha iniziato nervosamente a cambiare percorso all'ultimo momento, sperando di seminarla. A quel punto è stato chiaro agli agenti che aveva qualcosa da nascondere. Così hanno deciso di fermarla per un controllo. I documenti erano in ordine ma all'interno di un blister per medicinali, la 43enne nascondeva un grammo di cocaina. La Spinello ha dei precedenti specifici per quanto riguarda lo spaccio e dunque i militari, avendo trovato lo stupefacente in auto, hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare.
LA PERQUISIZIONE
Nella casa della donna i carabinieri hanno trovato 790 grammi di cocaina e 63 grammi di eroina, più bilancini e sacchetti vari per il confezionamento delle dosi. Tutto è stato sequestrato dall'Arma, compresi i 390 euro trovati a disposizione della donna, considerati provento di spaccio. La donna è stata arrestata e portata in una cella del carcere femminile di Montorio Veronese, in attesa del processo.
I PRECEDENTI
La Spinello era stata arrestata sempre per spaccio anche nel 2008 dalla Squadra mobile della città Berica. Secondo gli inquirenti faceva parte della banda che riforniva di cocaina studenti, operai, impiegati, assicuratori e anche avvocati nella zona di parco Querini, in campo Marzo, a S. Biagio o davanti al Sert. in quell'occasione venenro individuati oltre un centinaio i consumatori, segnalati alla Motorizzazione Civile che ha provveduto ad avviare le pratiche per la revisione della patente di guida, visto che durante le indagini si era accertato che chi acquistava la droga la consumava immediatamente, allontanandosi poi al volante della propria auto.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Aveva in casa quasi un chilo di droga, tra eroina e cocaina e tutto quel che serviva per dividere in dosi lo stupefacente. Ma i carabinieri la scoprono e la arrestano. È successo l'altro giorno a Vicenza. La droga era diretta alle piazze padovane: in cella nel carcere di Montorio Michela Spinello, 43 anni, pregiudicata.
L'INSEGUIMENTO
A stringerle le manette ai polsi sono stati i militari del nucleo operativo e radiomobile di Padova, che grazie all'attività informativa, avevano capito che la donna gestiva un giro di droga. Così si sono messi sulle sue tracce e l'hanno seguita con un'auto senza colori d'istituto fino a Vicenza, in zona Capalbia. Qui la Spinello si è accorta che quell'auto le stava alle calcagna ormai da troppo tempo e così ha iniziato nervosamente a cambiare percorso all'ultimo momento, sperando di seminarla. A quel punto è stato chiaro agli agenti che aveva qualcosa da nascondere. Così hanno deciso di fermarla per un controllo. I documenti erano in ordine ma all'interno di un blister per medicinali, la 43enne nascondeva un grammo di cocaina. La Spinello ha dei precedenti specifici per quanto riguarda lo spaccio e dunque i militari, avendo trovato lo stupefacente in auto, hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare.
LA PERQUISIZIONE
Nella casa della donna i carabinieri hanno trovato 790 grammi di cocaina e 63 grammi di eroina, più bilancini e sacchetti vari per il confezionamento delle dosi. Tutto è stato sequestrato dall'Arma, compresi i 390 euro trovati a disposizione della donna, considerati provento di spaccio. La donna è stata arrestata e portata in una cella del carcere femminile di Montorio Veronese, in attesa del processo.
I PRECEDENTI
La Spinello era stata arrestata sempre per spaccio anche nel 2008 dalla Squadra mobile della città Berica. Secondo gli inquirenti faceva parte della banda che riforniva di cocaina studenti, operai, impiegati, assicuratori e anche avvocati nella zona di parco Querini, in campo Marzo, a S. Biagio o davanti al Sert. in quell'occasione venenro individuati oltre un centinaio i consumatori, segnalati alla Motorizzazione Civile che ha provveduto ad avviare le pratiche per la revisione della patente di guida, visto che durante le indagini si era accertato che chi acquistava la droga la consumava immediatamente, allontanandosi poi al volante della propria auto.
Marina Lucchin
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