Dall'ex macello alla Prandina, un mese di divisioni

Lunedì 20 Gennaio 2020
Dall'ex macello alla Prandina, un mese di divisioni
I BRACCI DI FERRO
PADOVA Non conosce tregua il braccio di ferro che, in maggioranza, divde l'ala sinistra Coalizione civica e lista Lorenzoni dal Partito democratico e dai centristi della lista del sindaco e di Area civica. Lo strappo più doloroso si è consumato qualche giorno fa quando, con un'ordinanza ad hoc, il sindaco Sergio Giordani ha fatto sgomberare gli spazi dell'ex Macello di via Cornaro che ospitavano l'associazione Clac e la Cucina brigante, una realtà vicina all'area antagonista. Un'ordinanza di cui era stato tenuto all'oscuro anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni. Una circostanza che ha fatto salire sugli scudi tutto il popolo arancione che avuto parole molto dure nei confronti dell'iniziativa del primo cittadino. Tanto è vero che, in tutta fretta, Giordani è stato costretto a convocare, giovedì scorso, un incontro riparatore a cui, oltre Lorenzoni, hanno partecipato le assessore Marta Nalin, Chiara Gallani e Francesca Benciolini.
Questo, però, è solo l'ultimo episodio di un rapporto che, più passa il tempo, più sembra scricchiolare. Una decina di giorni fa, per esempio, ha fatto molto clamore un' intervista televisiva sul futuro della Prandina rilasciata sempre dal vicesindaco. «Io vedo in maniera critica l'estensione di quell'area di parcheggio ha spiegato il leader arancione - Conoscendo i vincoli che abbiamo sulla viabilità di quella zona, l'incremento del numero delle auto che vanno a parcheggiare all'ex caserma, andrebbe ad aumentare i problemi di traffico che gravano su quell'area e questo sarebbe stupido». Dichiarazioni che hanno fatto molto rumore ai piani alti di palazzo Moroni, tanto è vero che, qualche ora dopo, il vicesindaco ha aggiustato il tiro. «In questo momento non è possibile indicare con precisione il range di posti auto che potrà essere posto come riferimento per il bando di gara che sarà fatto per disegnare l'area futura- ha spiegato Lorenzoni - Questo sarà il frutto del lavoro in corso da parte dei tecnici. Se dallo studio dovessero emergere indicazioni che possano consentire di aumentare il numero di posti auto alla Prandina senza troppi problemi per il traffico nell'area ben venga, non ci sono preclusioni».
A creare tensioni in maggioranza è anche la liquidazione della Zip contro cui si è sempre battuta Coalizione civica. A creare più di qualche mal di pancia anche tra i dem è stato il voto del Comune nell'assemblea dei soci del Consorzio che gestisce la zona industriale. Provincia e Camera di commercio, infatti, hanno votato a favore della liquidazione. L'assessore al Commercio Antonio Bressa, in rappresentanza del Comune ha optato, invece, per l'astensione. Una circostanza che ha lasciato perplesso più di qualche esponente della maggioranza, anche tra le fila del Pd. Qualcuno, infatti, ha parlato di una vera e propria «figuraccia» e di un atteggiamento «pilatesco», qualcun altro, addirittura, di una capitolazione vera e propria nei confronti dell'ala sinistra. Insomma in molti hanno avuto la sensazione che la giunta abbia avuto paura di prendere una decisione e, per comodità, abbia deciso di non decidere. Tanto, in tutti i casi, il voto degli altri due soci pubblici ha dato comunque il via libera alla liquidazione dell'ente.
Al.Rod.
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