Dai musei alla strada, volti d'artista sui muri

Mercoledì 26 Novembre 2014
Volti famosi oppure ormai dimenticati, ritratti classici visti solo nei musei o sui libri di storia dell'arte. Negli ultimi giorni sono misteriosamente comparsi anche sui muri e negli angoli delle strade padovane, vicini ad una scritta politica, ad una "tag" (la firma dei writer), ad un'opera firmata Kenny Random o semplicemente ad un'edera che cresce selvaggia.
Non è l'iniziativa di un singolo artista, ma di un progetto mondiale, che ha coinvolto anche i muri di Parigi, Londra, Barcellona, fino ad Asuncion, in Paraguay. Si chiama "Outings Project" ed è un'idea di Julien de Casabianca-Caumer, artista e filmaker di nazionalità francese. «Con il vostro telefono, fotografate ritratti di persone anonime sui muri dei musei, stampateli e trasferiteli sui muri della strada. Nessuno li guarda davvero nelle loro cornici. Piccoli. Secondari. Dimenticati. Decisamente anonimi. Quasi morti. Riportiamoli in vita nel nuovo mondo. Dove ora hanno tutto il tempo per guardaci». Questa la frase di lancio dell'iniziativa di De Casabianca, proposta a chiunque nel mondo avesse voglia di prendere il testimone. Cosa che è successa a Padova e, al momento, a Matera, l'altra città italiana dove Outings Project sembra aver trovato adepti.
Ecco dunque che alcune vie del centro sono state decorate da questi stencil, che hanno anche la caratteristica di avere un impatto limitato sui muri su cui vengono attaccati con la colla. Così da un giorno all'altro i padovani si sono accorti che su un muro è comparso all'improvviso il ritratto di Ariosto o di Raffaello, che pareva destinato a rimanere confinato nel libro del liceo. Qualcuno però è già stato strappato.
Tutti i dettagli dell'iniziativa si possono conoscere sul sito web outings-project.org, che dà la possibilità anche di vedere le foto delle opere sui muri di tutto il mondo. Sempre sul sito è possibile trovare un vero e proprio tutorial su come trasformare un ritratto visto all'interno in una sorta di installazione di street art. Spiegazioni tecniche sul processo, che parte da una foto fatta con il telefonino e passa da una elaborazione dell'immagine e da una stampa in un negozio specializzato. Quindi si usa una colla adatta per attaccare l'opera al muro. In chiusura ci sono anche le indicazioni legali per evitare di danneggiare i muri o di violare eventuali copyright. In città un'esperienza simile c'era stata nella scorsa primavera, quando un paio di vecchie foto scolastiche erano apparse in via Barbarigo e via Vescovado.

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