Croce rossa, stop ai volontari che rifiutano di vaccinarsi

Giovedì 25 Febbraio 2021
Croce rossa, stop ai volontari che rifiutano di vaccinarsi
LA DECISIONE
PADOVA Venti volontari no-vax rischiano di non poter più salire nelle ambulanze della Croce Rossa di Padova. La decisione è stata presa dal presidente dell'associazione, il dottor Giampietro Rupolo, sulla base delle direttive condivise dalla Croce Rossa italiana. Chi rifiuta il vaccino anti-Covid, non potrà svolgere servizi a contatto con i pazienti. Nel comitato di Padova finora hanno detto no una ventina di persone, sono invece 860 i volontari che si sono già immunizzati. «Incontrerò personalmente tutti coloro che rifiutano la vaccinazione dichiara il dottor Rupolo - mi metto a disposizione per chiarire i loro dubbi e per rispondere ad ogni tipo di domanda. E se ancora non vorranno vaccinarsi, saranno allontanati dalle ambulanze e verranno spostati ad attività meno rischiose. Come, ad esempio, la distribuzione dei viveri alle famiglie in difficoltà in sede il sabato mattina. Croce Rossa ha una convezione con la rete ospedaliera padovana per il trasporto malati, abbiamo il dovere di non esporre a rischi i pazienti. Per i volontari il vaccino è una barriera protettiva biologica, è come indossare il casco in un cantiere». Il tema è scottante e sta facendo discutere tutt'Italia.
ISTRUTTORIA
L'istruttoria è ancora in via di definizione, ma l'orientamento dell'Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) è quello di escludere da eventuali risarcimenti quanti rifiutano di immunizzarsi contro il Covid. Questo almeno per alcune categorie, quelle sanitarie in primis, dove è maggiore il rischio di contagio. Proprio nelle scorse ore in Puglia la vaccinazione anti-Covid 19 è diventata obbligatoria per gli operatori sanitari, allo scopo di prevenire e controllare la trasmissione della infezione. «Giuridicamente c'è un rapporto di responsabilità reciproca tra il volontario e l'ente aggiunge Rupolo -. Un po' come un datore di lavoro, io ho lo stesso grado di tutela da garantire ai miei volontari. Come forniamo le scarpe antinfortunistica e la tuta emo-repellente, chiediamo di fare anche il vaccino. L'unico ad essersi contagiato in servizio, da un anno a questa parte, è stato un'autista. Trasportava un paziente non segnalato come Covid, che improvvisamente è andato in arresto cardiaco. A seguito delle manovre salvavita, l'autista soccorritore ha contratto il virus».
Da più di due settimane la Croce Rossa sta dando un contributo fondamentale allo svolgimento della campagna vaccinale alla Fiera di Padova e nei poli di Cittadella, Loreggia e Piove di Sacco. 190 volontari, tra cui 30 infermieri, sono in prima linea per dare man forte all'Ulss 6 Euganea. A titolo gratuito, i volontari si occupano a turno dell'accoglienza dei cittadini e della sorveglianza post-vaccinazione. «Croce Rossa conta 1.200 volontari in tutta la provincia specifica Rupolo -. Tra questi 200 non hanno aderito alla vaccinazione perché non sono volontari attivi, 40 hanno motivi di salute o hanno contratto il Covid di recente, 50 risultano già vaccinati in altre sedi di lavoro. Per chi è rimasto fuori ora verrà presto organizzato un secondo giro di vaccinazioni. Offriremo questa opportunità anche alle venti persone che non hanno un motivo valido per rifiutare e sono pronto ad organizzare colloqui con ciascuno di loro».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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