CRIMINALITÀ
PADOVA Una banda dedita allo spaccio è stata sgominata

Martedì 12 Novembre 2019
CRIMINALITÀ
PADOVA Una banda dedita allo spaccio è stata sgominata a Padova a conclusione delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Cittadella. Recuperate 220 dosi di cocaina pronte per essere immesse sul mercato, per una quantità di 116 grammi. Ad agire, domenica alle 20, i militari della stazione di Piazzola sul Brenta coadiuvati dai colleghi dell'Aliquota radiomobile cittadellese. Dietro le sbarre sono finiti tre tunisini ed una donna italiana. Si tratta di Hamdi Mhamdi, 30 anni, abitante a Ponte San Nicolò, Haitem Aouadi di 23 anni, residente a Villafranca Padovana e Louay Chalwati, 20 anni, senza fissa dimora. Tutti già ben noti alle forze dell'ordine. La donna è Silvia Galessio, è padovana ed ha 45 anni.
IL BLITZ
Il quartetto è stato intercettato nel quartiere di Mortise dove abita l'italiana. L'Audi A3 sulla quale viaggiavano è stata bloccata in via Madonna della Salute. Uno dei giovani ha cercato di scappare anche per disfarsi di alcune dosi. Non ci è riuscito. Il resto dello stupefacente era stato posizionato sotto ai sedili anteriori. Occultato in modo grossolano poichè con tutta probabilità, il gruppo stava andando a cederlo agli spacciatori sul territorio. Proprio per evitare questo, sono stati bloccati subito. Un colpo importante all'organizzazione dello spaccio che opera non solo in città, ma anche nell'area dell'Alta Padovana in particolare nella zona del medio Brenta. Proprio in questo contesto si inseriscono gli arresti di domenica, frutto di approfondimenti di una indagine cominciata il 1 ottobre scorso. Quel giorno i carabinieri di Piazzola sul Brenta guidati dal luogotenente Pietro Ligorio, arrestarono Haitem Aouadi. Lo sorpresero in un parco pubblico di Curtarolo mentre spalleggiato da un connazionale, vendeva della cocaina ad un italiano. I militari non lo hanno mai perso d'occhio, certi avesse un ruolo non secondario nello spaccio. Così si è verificato. Contestualmente sono tate svolte altre indagini che hanno portato all'inquadramento del gruppo. Così, mentre si apprestavano a svolgere una delle operazioni di vendita, sono stati fermati.
LE PERQUISIZIONI
Come avviene in questi casi, si sono svolte immediatamente anche le perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati. In quella della donna, appunto a Padova, sono stati rinvenuti due bilancini di precisione utilizzati per calcolare i quantitativi e tutto l'occorrente per raffinare e dividere in dosi la cocaina. Negli appartamenti di Mhamdi e Aouadi sono invece stati recuperati sei telefoni cellulari e 5.600 euro in contanti dei quali non hanno saputo fornire la provenienza. Di fatto proventi dell'attività illecita. La vettura come del resto tutto il materiale, sono stati posti sotto sequestro.
Michelangelo Cecchetto
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