Crac di Padova Tre, il giudice fa slittare la decisione a novembre

Giovedì 16 Luglio 2020
Crac di Padova Tre, il giudice fa slittare la decisione a novembre
IN AULA
PADOVA L'inchiesta sul crac di Padova Tre è incappata in un ulteriore rinvio. Ieri mattina il Gup del Tribunale di Rovigo, Raffaele Belvederi, ha fissato un'altra udienza preliminare per il prossimo 27 novembre. Due i motivi: il primo è che molti degli indagati chiederanno di potere essere processati con un rito alternativo. Il secondo riguarda invece i risarcimenti ai singoli comuni: diversi sindaci sembrano avere trovato un'intesa per un rimborso dei danni. Padova Tre è la società fallita tre anni fa e gestore allora del servizio di raccolta rifiuti per 52 comuni del Padovano. Tra i dodici indagati soicca il nome di Simone Borile, 50 anni di Battaglia, ex amministratore unico e legale rappresentante di Padova Tre, e già alla sbarra per lo scandalo dei migranti con la cooperativa Ecofficina. Le accuse a vario titolo sono di bancarotta fraudolenta per distrazione, bancarotta documentale, false comunicazioni sociali e bancarotta preferenziale. La società è stata dichiarata fallita il 29 settembre 2017 con un buco di 30 milioni di euro. I dodici per cui è stato chiesto il giudizio, oltre a Borile, sono gli ex amministratori e revisori dell'azienda. Sono Stefano Chinaglia, 52 anni, di Piove di Sacco, già presidente del Cda. Quindi Gaetano Battocchio, 45 anni, di San Martino di Venezze, vicepresidente e poi amministratore delegato della cooperativa Ecofficina, poi diventata Edeco, Giampaolo Mastellaro, 60 anni, di Piove di Sacco, già presidente e amministratore delegato delle coop Ecofficina Servizi ed Ecos, e i revisori dei conti Alcide Nicchio, 65 anni, di Montagnana, Patrizia Bazzi, 48 anni, di Baone, Gianmarco Rando, 49 anni, di Este, e Angelo Donato, 50 anni, di Monselice, tutti già a processo (tranne Bazzi, prosciolta per prescrizione) nel primo filone d'indagine con le accuse a vario titolo di falso materiale, frode in pubbliche forniture, peculato ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Completano l'elenco gli ex presidenti del Cda Nicola Ferro, 54 anni, di Merlara, e Luca Mariotto, 50 anni, di Venezia, l'ex vicepresidente Franco Quattromani, 61 anni, pure di Venezia, e il procuratore speciale Alessandro Dargenio, 45 anni, di Sant'Elena.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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