Corteo abusivo: al vaglio nuove denunce e scattano le multe per le norme-Covid

Martedì 27 Luglio 2021
Corteo abusivo: al vaglio nuove denunce e scattano le multe per le norme-Covid
LE INDAGINI
PADOVA Stanno andando avanti le indagini sul corteo non autorizzato che sabato pomeriggio ha visto in centro 5mila manifestanti No Green Pass, contrari all'introduzione del certificato di avvenuta vaccinazione per accedere a esercizi e luoghi pubblici. La Digos padovana si sta concentrando in particolare sull'individuazione degli organizzatori e fautori della protesta: nei confronti di due di loro, entrambi esercenti padovani quarantenni subito identificati, stanno per essere ufficializzate le denunce. Ma non è tutto. Gli inquirenti ritengono che almeno altre due persone possano aver collaborato a lanciare il sit-in e a condurre il corteo, pertanto il numero delle denunce potrebbe lievitare. Inoltre i due già individuati si vedranno contestare anche la sanzione per la violazione delle norme anti Covid.
LE CONTESTAZIONI
La protesta è stata lanciata con un tam tam via social e via chat, dunque individuare i reali promotori è operazione non semplice. La Digos ha già identificato due persone che durante il tragitto dal Duomo al Prato attraverso le piazze erano alla testa del corteo e che saranno denunciate per manifestazione non autorizzata. Alla questura e alle autorità nessuno ha infatti chiesto il benestare per scendere in piazza e, nonostante non vi siano stati scontri né tafferugli, il provvedimento diventerà effettivo entro pochi giorni. Inoltre, coloro che saranno ritenuti organizzatori e promotori del raduno contro l'obbligo del Green Pass, saranno anche multati per la violazione delle norme anti Covid. Formalmente infatti sarebbe spettato loro far rispettare le regole a tutti i partecipanti, a partire dal non creare assembramenti e, dove non fosse possibile restare distanziati di un metro, far indossare la mascherina. Mascherina che solo una parte infinitesimale dei manifestanti aveva invece con sé.
GLI SVILUPPI
Se dunque due dei fautori della protesta hanno per le autorità già un nome e un volto, vero è anche che a condurre la folla non erano solo due persone. Tanto che uno di coloro che si trovavano in prima linea, il ristoratore Cristiano Fazzini, aveva già messo le mani avanti: «L'evento è nato spontaneamente sui social, per questo nessuno ha chiesto l'autorizzazione. La possibile denuncia? Abbiamo solo fatto una passeggiata per il centro». Ad ogni modo ora la Digos sta passando al setaccio le immagini raccolte sabato pomeriggio e attualmente è al vaglio la posizione di almeno altre due persone. Si tratta di due uomini notati anch'essi tra le prime fila del corteo, che gli inquirenti stanno identificando ma di cui stanno soprattutto analizzando gesti e comportamenti durante la manifestazione. L'obiettivo? Capire se anche loro abbiano contribuito ad allestire o a fomentare la protesta. Se gli accertamenti daranno risposta affermativa, anche per loro (e per chiunque altro si trovasse in quella posizione) scatterebbero sia la denuncia penale per la manifestazione non autorizzata, sia la sanzione per non aver rispettato e fatto rispettare le norme anti contagio.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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