Coronavirus, le riaperture

Mercoledì 28 Aprile 2021
IL PIANO
PADOVA I controlli scatteranno da oggi. Con tolleranza zero per chi non rispetterà la normativa anti Covid. Sulla quale adesso la Regione ha messo dei punti fermi, chiarendo quegli aspetti che finora erano stati lasciati alla libera interpretazione e che avevano creato confusione. Per bar, ristoranti, pizzerie, pubblici esercizi, con plateatici e non, infatti, è arrivato il momento dei controlli da parte delle forze dell'ordine, e in particolare della polizia locale, per accertare il rispetto della normativa anti contagio: le ispezioni saranno quotidiane e le pattuglie interverranno anche su chiamata dei cittadini. Ieri e l'altro ieri, cioè nei primi due giorni di ripresa delle attività, si erano verificate situazioni dubbie, dovute appunto alla poca chiarezza delle disposizioni e, per esempio, alcuni locali avevano tenuto all'interno gli avventori spalancando le finestre. Da adesso in poi ciò non sarà più possibile, in quanto dal governo veneto è arrivata l'indicazione esatta, recepita nell'ultima riunione del Cosp convocata dal prefetto Renato Franceschelli. In pratica, solo quelli che hanno tre pareti mobili, e apribili per garantire il ricambio d'aria, potranno far sedere la gente ai tavoli: vetrate o gazebo del genere si vedono prevalentemente in centro storico.
IL COMUNE
Didoa Palazzo Moroni sono partite le direttive anti assembramento, come spiega Diego Bonavina, che ha la delega alla Sicurezza. «Finalmente - ha osservato - la Regione ha fornito chiarimenti e quindi ora scatteranno i controlli degli agenti della Polizia locale: solo le attività con tre pareti che si aprono saranno in regola. E per coloro che non rispetteranno la legge scatteranno le sanzioni. Faremo verifiche capillari sia in centro che nei quartieri, ma sempre con buonsenso, partendo dal presupposto che primario resta tutelare la salute della gente e prevenire i contagi».
I VIGILI
Lorenzo Fontolan, comandante della Polizia locale, ha organizzato i presidi. «Ci saranno - ha spiegato - due pattuglie che ogni giorno dalle 17,30 alle 22 effettueranno i controlli, assieme a carabinieri, finanzieri e Polizia di Stato, mentre il sabato e la domenica i sopralluoghi sono previsti pure di pomeriggio, in centro e nelle periferie. Ieri e l'altro ieri non sono state elevante contravvenzioni, data l'incertezza della normativa, ma d'ora in poi si procederà con verbali, multa da 400 euro, ridotta a 280 per chi paga subito, e chiusura per 5 giorni. Le linee guida del governo veneto, che hanno avuto pure il feedback della prefettura, dicono che solo chi ha 3 pareti mobili su 4 può tenere all'interno gli avventori». L'ultimo locale sanzionato è quello di via Moretto da Brescia, dove i vigili erano intervenuti su segnalazione dei residenti.
L'ESEMPIO
Emblematico il caso del Berlino di via Ognissanti, che l'altro ieri aveva riaperto con i clienti all'interno e le vetrate spalancate. «Dopo aver approfondito il testo di legge - spiega Nicola Zoppelletto, amministratore della società che lo gestisce, di cui fa parte l'ex assessore Marco Carrai - abbiamo ritenuto di poter aprire perché una parte del Berlino è stata di recente ristrutturata in funzione di questo, e al posto di quelle fisse sono state installate vetrate a soffietto. Le linee guida della Regione prescrivono 3 pareti mobili e il 50% di queste ultime aperto: noi superiamo ampiamente tale percentuale. Inoltre, non vediamo che differenza ci sia tra gli esercizi con i tavoli nei sottoportici ad angolo, che non hanno 3 aperture, ma solo due. Se ci dovessero sanzionare, rispetteremo le regole anche se c'è un cortocircuito sulle interpretazioni, ma verificheremo la possibilità di procedere con un ricorso. Siamo chiusi da 183 giorni e attendiamo l'autorizzazione per il plateatico: niente ci costava aspettare un'altra settimana, ma abbiamo aperto perchè convinti di essere in regola e accogliendo l'invito dell'amministrazione a riprendere per far rivivere la città».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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