Coronavirus, la sanità

Martedì 6 Aprile 2021
LA SITUAZIONE
PADOVA Ore 16: aprono le prenotazioni per settemila nuove vaccinazioni. Ore 16.52: gli appuntamenti sono già tutti esauriti. Bruciati in meno di un'ora. Il giorno di Pasqua è andato così. Con ancora l'agnello e la colomba da digerire, i settantenni si sono collegati in massa al portale regionale per assicurarsi la prima dose del siero AstraZeneca. Un vero assalto virtuale con protagoniste settemila persone nate tra il 1941 e il 1952. Si presenteranno oggi e domani nei vari centri vaccinali della provincia mentre proprio domani alle ore 16 l'Ulss Euganea aprirà le nuove finestre di prenotazione sempre per la stessa fascia di età. Saranno messi a disposizione altri migliaia di appuntamenti ma non c'è ancora il numero preciso: la programmazione viene fatta di giorno in giorno in base alle disponibilità dei vaccini e alle nuove forniture. L'unica certezza è che l'affluenza dei settantenni risulta estremamente alta: tantissime persone negli ultimi due giorni hanno provato senza fortuna a trovare uno slot libero. Oggi ci riproveranno.
GLI ALTRI
Nel giorno di Pasqua sono rimasti aperti quattro centri vaccinali: due a Padova (Fiera e San Massimo) più quello di Cittadella e quello di Este per un totale di 1.500 persone vaccinate. Sono stati un migliaio, invece, i vaccinati in Fiera con un afflusso sicuramente meno caotico rispetto a quello dei giorni precedenti.
Domani intanto sono attese a Padova le tanto agognate 19 mila dosi Pfizer. Questa fornitura è più che mai determinante dopo lo stop della scorsa settimana dettato dall'esaurimento delle scorte. Consentirà di ripartire da giovedì mattina con le prime dosi agli ultraottantenni ma anche ai disabili e agli altri soggetti considerati fragili. Proseguono anche in questi giorni senza problemi, invece, i richiami per gli anziani: le seconde dosi erano state appositamente messe da parte.
E le fasce d'età più giovani? Per ora le priorità indicate dalla Regione alle aziende sanitarie restano quattro: ultraottantenni, settantenni, disabili e altre persone considerate fragili (in base ad una dettagliata tabella stilata dal Ministero della Salute). «Stiamo attendendo anche il vaccino Jhonson & Jhonson. Se le forniture delle case farmaceutiche arriveranno senza intoppi, potremo vaccinare l'intera popolazione della provincia di Padova entro giugno» ha dichiarato una settimana fa il dg Ulss Paolo Fortuna.
I MALUMORI
La campagna vaccinale prosegue ma resta accompagnata da proteste e malumori. Quelli dei medici di famiglia che attendono i dettagli sulla nuova organizzazione (a tal proposito un contatto decisivo tra Ulss e i sindacati è atteso per oggi) ma anche quelli di tantissime famiglie padovane. Sabato si è fatta sentire su Facebook anche l'immunologa del Bo Antonella Viola: «Caos Vaccini a Padova. Finalmente, la scorsa settimana è arrivata la convocazione alla vaccinazione per mio padre (86 anni!). Si dovrebbe recare oggi alle 14 al punto stabilito ma da alcuni giorni si legge sui giornali che a Padova le vaccinazioni sono sospese perché i vaccini sono finiti. Come è possibile che vengano fatte le convocazioni e dopo 3 giorni si scopra che non ci sono più dosi? Mi pare impossibile. Ma ancora più incredibile è il fatto che le persone non sono state avvisate: da ieri mattina mio padre prova a chiamare il numero di telefono riportato sulla lettera che ha ricevuto ma nessuno risponde».
Una raffica di richieste relative invece ai disabili e altri soggetti fragili sta arrivando all'Ulss, ai Comuni e pure alla redazione del Gazzettino. La programmazione vaccinale di queste categorie, però, è legata al tanto atteso arrivo delle nuove dosi Pfizer. «Le prenotazioni per i soggetti vulnerabili non sono al momento disponibili - risponde ufficialmente l'azienda sanitaria - Quando saranno possibili, ne daremo opportuna comunicazione». Domani sarà il giorno chiarificatore.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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