Controlli di vicinato: sentinelle in 4 rioni

Domenica 16 Giugno 2019
LA NOVITÀ
PADOVA Partono. Ai primi giorni di luglio. Cioè nel momento in cui sarà terminata l'installazione della segnaletica. É iniziato, dunque, il conto alla rovescia per l'avvio dei controlli di vicinato in quattro rioni cittadini, che fa seguito all'accordo sottoscritto dal prefetto Renato Franceschelli e dal sindaco Sergio Giordani. Ieri, infatti, sull'albo pretorio è stata pubblicata la determina che dà il là al montaggio dei paletti su cui verranno affissi i cartelli con il logo ufficiale: un cerchio giallo, all'interno del quale ci sono le figure di un vigile e dei cittadini. Saranno proprio questi ultimi i protagonisti dell'iniziativa che inizialmente sarà attuata in quattro rioni del Quartiere 2, cioè Borgomagno, San Bellino e San Carlo, e in uno della Circoscrizione 3, cioè il Pescarotto. E se funzionerà, l'idea è quella di estendere poi i presidi anche a Piazza De Gasperi e a un'altra porzione dell'Arcella. Intanto si comincerà la settimana prossima con l'allestimento della cartellonistica nelle vie Agostini, Ansuino da Forlì e Zanchi, nel perimetro appunto di San Carlo.
VIGILI
A spiegare i dettagli di questa operazione finalizzata alla sicurezza di aree in balia del degrado è Lorenzo Fontolan, comandante della Polizia locale. «La segnaletica con il logo predisposto a livello nazionale dall'Associazione a cui ci siamo appoggiati per la formazione sarà visibile in tutte le zone dove si attuerà il progetto già ai primi di luglio - ha annunciato ieri -. Da quel momento le sentinelle volontarie, che hanno seguito i corsi nel nostro distaccamento dell'Arcella, inizieranno al sorveglianza, utilizzando delle chat su whatsapp. Hanno imparato quali anomalie è utile far presente agli agli altri residenti, ma i loro messaggi saranno visti anche dai nostri agenti. 120 sono le persone che hanno fatto il percorso di addestramento, mentre sono 5 i vigili coinvolti nell'iniziativa. Non tutte le segnalazioni, comunque, serviranno ad attivare l'intervento delle forze dell'ordine». «I controlli di vicinato - ha aggiunto - per esempio saranno utili a indicare la presenza di soggetti con fare sospetto. E poi contiamo sul fatto che la stessa segnaletica che indica questi presìdi funga da deterrente per i malintenzionati». Il comandante ha poi aggiunto che i controllori sono stati preparati a descrivere con esattezza quello che vedono. «Niente a che vedere, però, ha aggiunto Fontolan - con ronde o rangers. Come avveniva 40 anni fa dobbiamo tornare a dialogare con i nostri vicini di casa e a comunicarci se ci sono anomalie nelle strade dove abitiamo».
PALAZZO MORONI
Uno dei più convinti fautori dei controlli di vicinato è lo stesso Giordani. «La sicurezza nei nostri quartieri - ha sottolineato - è giustamente voluta dai cittadini ed è nelle mie priorità. Me ne occupo personalmente ogni giorno, ma non voglio che diventi motivo di vanto politico, perché dev'essere un lavoro costante che coinvolge tutte le anime della città, anche chi non la pensa come me, le istituzioni, e le forze dell'ordine. I reati qui sono in calo come dicono i dati del Ministero, ma c'è ancora molto da fare: il mio appello è di non farne mai una questione di parte». «La collaborazione dei padovani è preziosa ed ecco perché il controllo di vicinato è un' esperienza in cui credo - ha annotato -. Il civismo e il senso della comunità qui ha già fatto tanti piccoli miracoli e anche sul fronte della sicurezza possiamo fare passi avanti. Queste sentinelle osserveranno il territorio, collaborando con polizia locale e forze dell'ordine, e porteranno un bagaglio di informazioni che sicuramente aiuterà a individuare episodi delittuosi e malviventi». «Tanti - ha concluso il primo cittadino - sono gli sforzi che ha messo in campo il Comune e non solo sul versante repressivo. Stiamo facendo un gran lavoro per portare vitalità buona in ogni quartiere. Anche quest'anno abbiamo investito centinaia di migliaia di euro per il bando che chiede ai cittadini di farsi protagonisti di iniziative valide in vari ambiti. Abbiamo riportato i vigili nei quartieri, faremo progetti estivi per presidiare i parchi e le zone più affollate e in aggiunta con il controllo di vicinato ci dotiamo di uno strumento ulteriore per una Padova sempre più sicura. Credo molto in questo modello integrato: continueremo così, con poco clamore, nessuna polemica e molti fatti».
Nicoletta Cozza
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