Comitato all'attacco: «Il presidente e Giordani ora devono dimettersi»

Mercoledì 12 Giugno 2019
Comitato all'attacco: «Il presidente e Giordani ora devono dimettersi»
I CITTADINI
PADOVA Preso d'assalto il punto informativo sul progetto Sir3 aperto solo qualche giorno fa in via Piovese, nel centro di Voltabarozzo, dal Comitato No Rotaie. «Non bastano solo le dimissioni del presidente di Busitalia Andrea Ragona, pretendiamo anche quelle del sindaco in quanto responsabile della salute pubblica - esordisce la portavoce del No Rotaie Liliana Gori -. Per salute intendiamo il diritto a viaggiare su mezzi pubblici sicuri, senza dover incorrere a cure ospedaliere dovute alla monorotaia del mezzo o a contusioni negli ormai troppo frequenti incidenti. Chiederemo alla Procura della Repubblica che venga sequestrata l'intera attuale linea del tram e l'azzeramento dei progetti futuri». L'incidente se fosse accaduto nel percorso scelto a Voltabarozzo, come ribadisce la portavoce, «avrebbe potuto avere conseguenze gravissime per le persone».
«Lorenzoni ha promesso partecipazione, mediatori che avrebbero dovuto discutere con i cittadini l'eventuale percorso, o molto probabilmente, avrebbero dovuto convincerci ad accettare quest'opera devastante per il quartiere - continua la portavoce - ma di condivisione e partecipazione, concetti sempre sbandierati, non si è visto nulla. Il progetto è stato affidato ed il percorso scelto è quello che attraversa le strette vie residenziali passando a pochi centimetri dalle case. Anzi è previsto anche l'esproprio di giardini privati per fare spazio al Sir 3. In caso di guasti o deragliamenti, ormai sempre più frequenti ci troveremmo con il mezzo letteralmente dentro casa. Inoltre le vie Zeno e Giardinetto sono l'unico percorso verso la scuola per i ragazzi di Voltabarozzo. A questo punto si tratta di incomprensibile e colpevole ostinazione - chiude Gori -. Noi continueremo a lottare in favore di moderni, efficienti e non inquinanti bus elettrici».
L'ACCUSA
La richiesta di dimissioni arriva anche da Francesco Nicoletto che, ormai un paio d'anni fa, all'annuncio del progetto da parte di Lorenzoni, aveva subito dato vita al Comitato #No Tram. «Sindaco e vice nonché assessore alla mobilità, hanno sempre negato la pericolosità del mezzo che negli anni ha causato centinaia di incidenti sulla monorotaia, si guasta ormai costantemente e deraglia - commenta Nicoletto - siamo davanti ad un'amministrazione cieca e cocciuta e che svicola ad ogni contestazione evitando nel modo più assoluto la chiarezza scaricando, come già accaduto sull'uomo la colpa dei deragliamenti. Credo che con l'incidente della Guizza siamo arrivati al capolinea per un'opera obsoleta e devastante per la città - chiude -. Ora le risposte dell'amministrazione devono essere immediate, non si può continuare a prendere in giro i cittadini: di ulteriori incidenti si dovrebbero ritenere responsabili il presidente Ragona, il sindaco ed il vicesindaco. Mi lascia infine perplessa la posizione di Lega e 5 Stelle, da sempre contrari con i loro rappresentanti sul territorio ma favorevoli a livello governativo». Non solo Voltabarozzo è contrario al tram linea Sir 3. Il vicesindaco ha annunciato nei giorni scorsi che richiederà al Ministero un nuovo finanziamento per realizzare anche la linea Sir2 che dovrebbe unire Chiesanuova a Ponte di Brenta transitando da Corso Milano.
«Il deragliamento della Guizza ha certificato che il metrobus è un mezzo inadeguato - evidenzia Massimiliano Pellizzari, presidente dell'Associazione Commercianti Centro -. Abbiamo già inviato una pec direttamente al Ministro Toninelli».
L.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci