Colpo alla sala giochi, in manette l'ex della Mala

Mercoledì 15 Gennaio 2020
Colpo alla sala giochi, in manette l'ex della Mala
L'ASSALTO
PADOVA Avevano assaltato la sala giochi Vlt Imperial di Mirano, minacciando con una pistola e un piede di porco una dipendente terrorizzata. Tutto per un bottino di poche centinaia di euro. A un anno da quella notte la Giustizia ha presentato il conto a quattro uomini, due giovani stranieri e due quarantenni italiani residenti in provincia di Padova. Ieri all'alba sono stati rintracciati e arrestati in esecuzione di un'ordinanza emessa dal tribunale di Venezia su richiesta della procura euganea. A finire al Due Palazzi il quarantasettenne Ivan Giantin di Rubano, volto arcinoto per il suo violento passato nella Mala del Brenta, il quarantaduenne Giuseppe Mion di Noventa Padovana e il ventitreenne albanese Alban Shera, irregolare che bazzica il capoluogo senza fissa dimora. Arresti domiciliari a Rubano invece per il ventinovenne tunisino Kheireddine Charfeddine nei cui confronti l'autorità giudiziaria è stata più clemente poiché prima del fatto risultava incensurato e durante la rapina avrebbe avuto un ruolo marginale.
IL PIANO
La banda aveva architettato l'assalto mettendolo in atto poco dopo le 3 del 27 dicembre 2018. Giantin e Shera avevano fatto irruzione nella sala scommesse di via Galilei, i volti coperti, in mano un piede di porco e una pistola. Non avevano esitato a puntarli contro una dipendente intimandole di consegnare l'incasso. Momenti impressi sui nastri registrati dalle telecamere del locale, fondamentali nelle fasi dell'indagine curata dai carabinieri di Mirano. La donna aveva ceduto loro 400 euro e i banditi avevano portato con sé anche il barattolo delle mance. Ad attenderli fuori i due complici, Mion intento a fare il palo e Charfeddine in auto pronto a garantire la fuga.
LE INDAGINI
Le ricerche hanno permesso di ricostruire la dinamica di quegli attimi, ma anche la gerarchia e i ruoli dei vari componenti. A orchestrare il tutto erano stati i due italiani. A fronte delle prove raccolte sono state emesse le ordinanze notificate dai militari veneziani e dalla squadra mobile di Padova. A spiccare tra gli arrestati è il nome di Ivan Giantin, al centro di un tremendo fatto di cronaca nel 2001 nonché per anni membro attivo del sodalizio di Felice Maniero. Il 3 marzo di diciannove anni fa fu tra i protagonisti dell'agguato ai danni di alcuni carabinieri a Ferrara, quando un commando di banditi assaltò a colpi di kalashnikov i militari causando a uno di loro la perdita di un occhio.
Serena De Salvador
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