Cinque mesi per far raddoppiare l'area disponibile

Giovedì 18 Ottobre 2018
Cinque mesi per far raddoppiare l'area disponibile
LA SVOLTA
PADOVA Ma se era tutto così facile perché abbiamo perso così tanto tempo? E che cosa si nasconde dietro a questa svolta improvvisa?Il fatto è che la presentazione di ieri è stata una presa di coscienza del dg Flor e del suo staff che il bando per la progettazione poneva dei limiti tecnici.
La Pediatria da 169 posti letto in un edificio di sette piani con base 90 metri per 73 non ci sarebbe mai stata. Non almeno per garantire uno standard minimo di qualità ai piccoli pazienti. Come una stanza con il posto mamma, dunque una metratura per paziente di circa 170 metri quadrati, come il Meyer di Firenze, cifra che comprende tutto anche gli spazi gioco e che porta ad avere una cameretta di superficie doppia rispetto a quanto si poteva fare con la metratura del bando.
Dopo cinque mesi di discussioni, così, è maturata la decisione: fare un gioco di prestigio. I livelli della Pediatria non sono più sette ma diventano otto perchè gli impianti che erano piazzati all'ultimo, vengono spostati in un corpo a parte, una torre di 36 metri che si collegherà fra l'altro con la Divisione Ostetrica con corridoi ad ogni piano. Quindi volume extra. L'ottavo piano dedicato agli impianti, di cui parla Flor, conterrà solo i bussolotti delle macchine di trattamento aria delle sale operatorie. Non solo. Una parte di questi impianti passerà sottoterra inaugurando il piano interrato, un'altra sorpresa che all'inizio non c'era. Lì ci saranno la centrale termofrigorifera e la sottocentrale idrica.
Ma anche così non saremmo arrivati al minimo standard. La nuova Pediatria inizialmente era di 14.400 metri quadrati, con 12mila riservati alla degenza. Se le regali un piano aumenti di 2mila metri quadrati. Troppo poco.
La pensata è stata di usare l'attuale Pediatria, l'edificio del Calabi del 1956. Portandoci ambulatori, studi medici e tutto quello che va alla voce servizi, la Pediatria si è liberata di oltre 6mila metri quadrati. Ma attenzione: significa che ora il nuovo ospedale è di almeno 21 mila metri quadrati: 14.400 con 2mila regalati, più 6.500. Insomma ha quasi raddoppiato la superficie, altro che: il bando non si tocca ripetuto fino allo sfinimento nelle riunioni e che portava ogni giorno a una soluzione diversa: la allunghiamo, la allarghiamo, la alziamo. Alla fine resterà così come era stata pensata ma con il doppio fondo.
Perché l'Azienda ha dovuto cedere alle osservazioni dei progettisti e alle sollecitazioni della classe medica e delle associazioni trovando altro spazio. Compreso il corpo che spunta da dietro, 36 metri su 9 piani per l'impiantistica. E non abbiamo ancora capito se interverrà anche sui posti letto.
Si fosse cominciato a parlarne cinque mesi fa saremmo già al bando per la costruzione in via di presentazione. O forse no. Perché ora c'è la burocrazia a comandare. Per istituire la commissione di gara, farsi approvare il progetto dalla Regione, avere il parere dei Vigili del Fuoco la compatibilità urbanistica da parte del Comune e un sacco di altre amenità.
Flor ha parlato di operatività nel 2023, il che significa cantieri fra il 2021 e il 2022. Ci vorrà il turbo.
Mauro Giacon
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