L'INCIDENTE
PADOVA Ha scelto di presentarsi spontaneamente dai carabinieri per evitare guai peggiori, ma inevitabilmente è scattata nei suoi confronti una denuncia per il reato di omissione di soccorso. Protagonista una donna di 47 anni padovana, B.F. le sue iniziali, che nel pomeriggio di mercoledì alla Guizza aveva investito un ciclista e poi si era allontanata senza consentire ai vigili urbani di identificarla. La donna ha lasciato passare un giorno, poi evidentemente riflettendoci su ha capito che palesarsi sarebbe stato sicuramente meglio che continuare a nascondersi sperando di non essere scovata. Sapeva, probabilmente, che i testimoni dell'incidente avevano avuto modo di notare molti particolari della sua auto. Sapeva anche, forse, che in quella zona sono installate delle telecamere di videosorveglianza in grado di immortalarla durante la fuga. Per tutti questi motivi nel pomeriggio di giovedì si è recata alla stazione dei carabinieri di Padova Principale, in via Rismondo, raccontando tutta la verità.
LA DINAMICA
Lo schianto è successo alle quattro e mezza di mercoledì alla rotatoria tra via Guizza e corso Primo Maggio. La donna, a bordo di una Mini Cooper, arrivava da Albignasego e aveva svoltato a sinistra verso corso Primo Maggio. Proprio in quel momento un uomo di 53 anni residente ad Albignasego, S.N., passava in sella alla bici sull'attraversamento ciclabile provenendo dal centro città.
Il ciclista è stato colpito e sbalzato a terra: portato in pronto soccorso e trattenuto una notte in ospedale per accertamenti, se l'è cavata con traumi e ferite considerate guaribili in due settimane.
La donna al volante dell'auto si era fermata per sincerarsi delle condizioni del ciclista ma poi, con la scusa di dover spostare la macchina che intralciava il traffico, era salita nuovamente in macchina e si era allontanata.
G.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Ha scelto di presentarsi spontaneamente dai carabinieri per evitare guai peggiori, ma inevitabilmente è scattata nei suoi confronti una denuncia per il reato di omissione di soccorso. Protagonista una donna di 47 anni padovana, B.F. le sue iniziali, che nel pomeriggio di mercoledì alla Guizza aveva investito un ciclista e poi si era allontanata senza consentire ai vigili urbani di identificarla. La donna ha lasciato passare un giorno, poi evidentemente riflettendoci su ha capito che palesarsi sarebbe stato sicuramente meglio che continuare a nascondersi sperando di non essere scovata. Sapeva, probabilmente, che i testimoni dell'incidente avevano avuto modo di notare molti particolari della sua auto. Sapeva anche, forse, che in quella zona sono installate delle telecamere di videosorveglianza in grado di immortalarla durante la fuga. Per tutti questi motivi nel pomeriggio di giovedì si è recata alla stazione dei carabinieri di Padova Principale, in via Rismondo, raccontando tutta la verità.
LA DINAMICA
Lo schianto è successo alle quattro e mezza di mercoledì alla rotatoria tra via Guizza e corso Primo Maggio. La donna, a bordo di una Mini Cooper, arrivava da Albignasego e aveva svoltato a sinistra verso corso Primo Maggio. Proprio in quel momento un uomo di 53 anni residente ad Albignasego, S.N., passava in sella alla bici sull'attraversamento ciclabile provenendo dal centro città.
Il ciclista è stato colpito e sbalzato a terra: portato in pronto soccorso e trattenuto una notte in ospedale per accertamenti, se l'è cavata con traumi e ferite considerate guaribili in due settimane.
La donna al volante dell'auto si era fermata per sincerarsi delle condizioni del ciclista ma poi, con la scusa di dover spostare la macchina che intralciava il traffico, era salita nuovamente in macchina e si era allontanata.
G.P.
