«Ciao, il solito tavolo» Stretti in 21 nella bisca

Mercoledì 13 Gennaio 2021
LA SCOPERTA
DUE CARRARE Organizzavano incontri per giocare a poker nel loro circolo privato, incontri che viste le normative anti-contagio vigenti sono illegali. Sabato 2 gennaio la Squadra amministrativa della polizia ha fatto irruzione nel circolo Smools di via Vo' di Placca a Due Carrare e li ha colti in flagrante.
SEGNALAZIONI
Agli agenti era giunta voce che all'interno del circolo si organizzassero degli incontri e hanno deciso di verificare. Quel pomeriggio si sono appostati sulla strada e dopo aver notato diverse persone entrare nello stabile le hanno seguite, con i colleghi della Squadra mobile e del Reparto prevenzione crimine del Veneto. All'interno hanno trovato 21 persone tra i 25 e i 50 anni, tutti italiani tranne due stranieri, con regolare permesso di soggiorno. Erano radunati attorno a due tavoli, stretti l'uno all'altro, a giocare a poker texas hold'em ed era attivo anche uno spazio adibito a bar. Tutti i partecipanti sono stati identificati, e gli agenti hanno scoperto che 14 di loro avevano precedenti di polizia.
POKER TEXANO
Ognuno è stato multato di 800 euro per la doppia violazione: lo spostamento dal proprio domicilio senza alcun tipo di necessità urgente e la mancata osservanza del distanziamento sociale. Il circolo è stato chiuso per cinque giorni e il suo presidente, un 40enne, è stato invitato a presentarsi in questura per la notifica degli atti, dato che quel pomeriggio non era presente alla giocata clandestina. Sia il presidente sia il segretario del circolo sono stati denunciati per istigazione a disubbidire alle leggi, perché quella non era la prima volta che organizzavano tavoli da poker in barba alle restrizioni anti-contagio. E davano anche istruzioni ai soci via messaggio.
I titolari del circolo che si trova alle spalle dell'ex Famila a Due Carrare hanno formalmente chiuso l'associazione sportiva alla fine di ottobre, come da disposizione del governo per arginare i contagi da coronavirus. E infatti sulla pagina Facebook campeggia la scritta Chiuso per imposizione governativa. Inoltre, prima di questo momento, riferisce il sindaco Davide Moro, sembrava un'attività piuttosto tranquilla che mai aveva dato problemi di ordine pubblico o quant'altro e la polizia locale non aveva registrato illeciti. Ma i messaggi di cui è entrata in possesso la polizia dimostrano ben altro.
LE DRITTE
I soci del circolo privato venivano contattati tramite Whatsapp e nei messaggi venivano indicati i giorni e gli orari degli incontri, le regole da seguire e anche alcune accortezze da prendere. «Ciao amici e buon anno si legge in uno dei messaggi inviati ai soci per riferire degli appuntamenti Confermo che oggi ci troviamo dalle 14 per il classico tavolo. Ci raccomandiamo le solite accortezze nel parcheggiare l'auto: lontano dallo stabile del circolo (quindi neanche davanti l'entrata di lato), lontano da altre macchine e preferibilmente in stradine interne».
VIE SECONDARIE
Stratagemmi perché nessuno si accorgesse che il circolo era ancora in attività e le partite a poker texas hold'em proseguivano sottotraccia. In un altro messaggio acquisito dalla polizia e che ha fatto scattare le indagini, si riportano le regole per coloro che vogliono partecipare ai tavoli di gioco: «Free bar per chi arriva entro le 15, gradita la prenotazione (anche ieri due tavoli con 19 giocatori totali). Cosa dice l'ordinanza? scrivono i gestori per istruire in qualche modo i soci su come poter raggiungere il circolo senza farsi scoprire dalle autorità In zona arancione si può uscire con autocertificazione e in massimo due per macchina per andare a trovare parenti o amici. Il rientro presso le proprie abitazioni è sempre legittimo. Obbligo di mascherina al tavolo».
Le carte utilizzate non erano le classiche di cartoncino ma carte plastificate in modo da poter essere disinfettate senza rovinarle.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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