Centro meccanizzato, ladri rubano carte di credito e assegni: presi

Lunedì 14 Ottobre 2019
Centro meccanizzato, ladri rubano carte di credito e assegni: presi
CRIMINALITÀ
PADOVA L'avevano studiata proprio bene, ma, maldestri, si sono fatti scoprire: è così andato in fumo il furto organizzato da due ladri padovani, uno di 39 e uno di 22 anni, che avevano cercato di rubare al centro Meccanizzato delle Poste l'altra sera pochi minuti prima delle 22 in via della Ricerca Scientifica. Ovviamente della corrispondenza ordinaria poco importava, i due malviventi, infatti, puntavano ad assegni e carte di credito spediti per posta: volevano rubare alle Poste per derubare i mittenti delle missive speciali. Un vero furto nel furto che però è andato a monte grazie alla sorveglianza dell'agenzi. Denunciati i due ladri, che andranno a processo per direttissima questa mattina alle 11.30.
I due malviventi avevano studiato come introdursi nel centro postale e anche in quali settori rovistare per rubare la particolare corrispondenza a cui puntavano. Così poco prima delle 22 di sabato, hanno agito. Non avevano però fatto i conti con la videosorveglianza e i vigilanti della struttura. Questi ultimi, infatti, si sono accorti della presenza dei ladri e hanno allertato la centrale operativa del 113 che ha inviato sul posto una pattuglia delle Volanti. Arrivati sul postom gli agenti non ci hanno messo molto a individuare e bloccare i due malviventi: i poliziotti hanno perlustrato l'area del magazzino e hanno scoperto che i due si erano introdotti nella struttura dopo aver forzato una finestra.
Trovato quel che volevano rubare, hanno iniziato a infilare la corrispondenza in un borsone, ritrovato anch'esso dagli agenti: conteneva buste e lettere in parte già aperte.
LA REFURTIVA
Come detto non si trattava di normali lettere, di poco valore, ma di corrispondenza tra banche e clienti: in una busta c'era un assegno intestato, in un'altra una carta di credito, in un'altra ancora alcune carte magnetiche. Tutto materiale che è stato sottoposto a sequestro dai poliziotti.
Per quanto accaduto, dunque, i due soggetti, poi identificati in S.C. 39enne e M.C. 22enne, venivano tratti in arresto per rispondere di tentato furto aggravato in concorso.
IL PRECEDENTE
L'impresa - fallita - ha un clamoroso precedente. Nel giugno del 2015 cinque napoletani, in gran parte volti noti alle forze dell'ordine, erano stati arrestati con l'accusa di furto aggravato per aver svaligiato il Centro Meccanizzato Postale. Dopo aver scavalcato la recinzione con una scala altissima erano riusciti ad impossessarsi di cinque sacchi pieni di corrispondenza: all'interno c'erano assegni circolari intestati a creditori dello Stato, quietanze di compagnie assicurative per un ammontare di 200mila euro, ancora carte di credito e postpay che i malviventi avrebbero immediatamente utilizzato per prelievi e transazioni, prima che le Poste fossero in grado di operare il blocco. Il giudice ha inflitto ai 5 condanne per oltre 10 anni di reclusione.
Marina Lucchin
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