Centro congressi, stanziati i soldi per la bonifica

Mercoledì 28 Agosto 2019
Centro congressi, stanziati i soldi per la bonifica
IL CANTIERE
PADOVA Bonifica dall'amianto nell'area del centro congressi in fiera, il Comune stanzia 513 mila. Con una delibera ad hoc fatta approvare in giunta ieri dall'assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi, il Comune ha pagato a Fiera Immobiliare l'ultima rata dei lavori legati alla bonifica dei terreni dove un tempo sorgeva palazzo delle Nazioni. Un intervento che, complessivamente, è costato 3.116.000 euro. La presenza di fibre di amianto era stata notata verso la fine di novembre del 2016 dagli operai della Vittadello, ovvero l'impresa che sta realizzando. Una circostanza che ha allungato di molti mesi la ripresa dei lavori all'interno del cantiere. A giugno, intanto, l'archistar giapponese Kengo Kuma ha visitato il cantiere del centro congressi, un'opera che porta la sua firma. Ad accompagnarlo il presidente di Fiera Immobiliare spa Antonio Santocono e i rappresentanti di Intercantieri Vittadello spa che stanno realizzando l'opera. «Si tratta della prima visita di Kuma dall'apertura dei cantieri ha spiegato in quell'occasione Alessandro Melato di Intercantieri Vittadello il maestro si è detto molto soddisfatto di come stanno procedendo i lavori». «Da qui all'inizio dell'estate 2020, quando il cantiere verrà chiuso ha aggiunto Melato Kuma verrà più volte a Padova per curare la direzione artistica dei lavori». Una volta realizzato, il nuovo centro congressi sarà una struttura da 3 mila 500 posti a sedere con al suo interno, negozi, bar e ristoranti. L'edificio avrà anche una parte porticata, di fatto, una citazione di uno delle caratteristiche architettoniche della città. Un'opera che, in teoria, avrebbe dovuto accogliere anche una sorta di auditorium. Auditorium che avrebbe dovuto sostituire l'opera che l'ex sindaco Flavio Zanonato voleva realizzare in piazzale Boschetti. L'opera, però, circa un anno fa, è stata dirottata a palazzo Foscarini in piazza Eremitani da Giordani. A fine luglio, invece, il consiglio comunale ha dato il via libera al nuovo piano industriale della fiera. Piano che va a introdurre tre novità: stop al contenzioso con Geo, tutta l'area della fiera sarà vincolata e bilanci in attivo entro il 2021. Come prima cosa, nel documento si promuove dal punto di vista economico l'operazione che ha riportato in mano pubblica la gestione del quartiere fieristico. Il passaggio di mano con Geo e la riunificazione della gestione patrimoniale con il business vero e proprio, infatti, secondo il piano è economicamente conveniente perché a partire dal 2021, la società produrrà un risultato economico positivo e dal 2022 un flusso di cassa positivo. Nel documento si fa scattare anche un vincolo su tutto il quartiere fieristico. Un vincolo che, di fatto, dovrebbe impedire quelle speculazioni edilizie che, a più riprese, sono state ipotizzate sull'area. In vista della possibile entrata di altri soggetti privati che potrebbero affiancare Comune, Camera di commercio e Provincia nella gestione del quartiere fieristico viene proposta l'introduzione nello statuto dell'immobiliare di una clausola che garantisca un vincolo per il mantenimento in tutta l'area che si affaccia su via Tommaseo della specifica destinazione d'uso a Fiera e servizi di promozione del territorio. In pratica le attività consentite saranno solamente quelle congressuali, espositive e quelle che si occupano di innovazione tecnologica. Nel dispositivo si fa riferimento anche alla causa intentata da Geo nei confronti dell'Immobiliare e del Comune. Causa in cui si chiede un risarcimento danni da 9 milioni di euro.
Al.Rod.
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