CAMPOSAMPIERO
«La prima cosa che mi impegnerò a fare concretamente

Martedì 4 Dicembre 2018
CAMPOSAMPIERO «La prima cosa che mi impegnerò a fare concretamente
CAMPOSAMPIERO
«La prima cosa che mi impegnerò a fare concretamente per il Camposampierese è il potenziamento della nuova statale del Santo, la strada regionale 308: va adeguata ai flussi di traffico e va collegata con la Pedemontana. La seconda, è un ulteriore passo in avanti nella collaborazione tra vari Comuni e traghettare l'attuale Federazione in una fusione tra le singole municipalità, allo scopo di risparmiare e investire sul territorio».
Ha le idee chiare il nuovo presidente della provincia di Padova Fabio Bui a poche settimane dalla sua plebiscitaria elezione a palazzo Santo Stefano. Il sindaco di Loreggia, nonché presidente di turno della Federazione degli undici Comuni dell'Alta fino a fine anno, conosce bene le problematiche del territorio e la soluzione della nuova statale è una scelta prioritaria. «Ogni giorno sulla regionale 308 transitano 40mila veicoli- spiega Bui- per lo più concentrati nelle ore di punta. La rete stradale deve essere potenziata e in una prospettiva più ampia collegata anche con il nuovo ospedale regionale di Padova. La statale del Santo dovrà rappresentare un punto di accesso tra i più importanti al nuovo nosocomio della città. Penso, inoltre, che tutta l'Alta padovana potrebbe arrivare a Padova utilizzando  i treni, magari con un biglietto integrato con gli autobus. E' una sfida importante, anche dal punto di vista della mentalità e della libertà di movimento». La cronaca di questi giorni parla di scioglimento di unioni di Comuni anche nel Cittadellese. Il tema è dibattuto: la Federazione del Camposampierese è un modello preso ad esempio da altre regioni, ma il presidente Bui rilancia: «La mia convinzione è che un territorio se vuole rimanere legato ai processi europei deve organizzarsi- afferma -. In questo processo i sindaci hanno un ruolo importante, trainante. Il territorio deve essere attrattivo, appetibile, altrimenti addio agli investitori. I sindaci del Camposampierese su questo versante sono stati lungimiranti. Hanno iniziato un percorso assieme e grazie a questo percorso di aggregazione hanno superato la grave crisi economica degli ultimi anni». Ma Bui sposta l'obiettivo più avanti. «Il passo successivo dopo 15 anni di Federazione dei Comuni per continuare a crescere come territorio? - si chiede Bui- Credo che lo step inevitabile passi attraverso la fusione degli stessi Comuni. Un percorso difficile, certo, che non deve essere imposto dalla politica, e che non ha nessuna ricaduta negativa per i cittadini, dove i servizi e gli uffici rimangono decentrati, mentre il lavoro di back office e la governance si accentrano. L'obiettivo è chiaramente quello di risparmiare nei servizi e investire nel territorio». Di questo ed altro si parlerà anche nel convegno organizzato dal coordinamento delle categorie economiche del Camposampierese (Ascom, Assindustria Venetocentro, Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Upa, Confcooperative e Confesercenti), in programma domani alle 17 all'auditorium dei Santuari Antoniani a Camposampiero. Sarà, come sempre, un momento di confronto tra le categorie economiche e le istituzioni di un'area con 118 mila abitanti e oltre 13 mila imprese (una ogni nove abitanti) e con oltre 46.400 addetti.
Luca Marin
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