CAMPODARSEGO
La Maschio Gaspardo, azienda leader nel mondo nella produzione di

Martedì 9 Novembre 2021
CAMPODARSEGO
La Maschio Gaspardo, azienda leader nel mondo nella produzione di macchine per l'agricoltura, continua a credere fortemente nelle nuove generazioni. Nella sede principale della multinazionale, a Campodarsego, sono stati premiati con borse di studio dieci figli dei dipendenti del Gruppo che si sono diplomati e laureati nell'anno 2020-21. Ai neo dottori sono stati consegnati mille euro, ai diplomati 500 euro.
L'INTERVENTO
Alla cerimonia di premiazione è stata invitata l'europarlamentare Alessandra Moretti che si è soffermata sulla necessità oggi di diventare lavoratori preparati. «Il sacrificio, la spirito di dedizione, la fatica e il senso del dovere sono qualità indispensabili per stare al passo con i tempi - ha detto la Moretti davanti ai premiati e ai loro genitori - Inoltre dobbiamo imitare lo spirito adottato dalla Maschio: essere aperti all'innovazione e alla sostenibilità, non solo economica ma anche culturale e sociale».
Il premio dei giovani talenti della Maschio Gaspardo, dedicato al fondatore Egidio Maschio e giunto alla sua quinta edizione, è stato un segnale inequivocabile di riconoscimento all'impegno e alle qualità dei ragazzi. «Sono fiero di questo premio che ricorda mio padre ha affermato Mirco Maschio, presidente del gruppo Maschio Gaspardo - che amava i giovani e li spingeva ad essere curiosi, ad imparare e a non avere paura di rischiare. Chi ha voglia di fare merita di essere aiutato e chi vuole formarsi deve essere supportato. Mio padre non era molto colto ma era assettato di sapere e imparare cose nuove, il segreto per avere successo nella vita e in campo professionale».
IL FUTURO
I giovani presenti alla premiazione sognano un futuro diverso. Silvia Lucia, diplomata all'istituto alberghiero di Abano, racconta: «Sono contenta di aver vinto questa borsa di studio. Il mio sogno nel cassetto è diventare giornalista e condurre un telegiornale, magari in tedesco, visto che la lingua mi piace tanto. Questi soldi li userò per comprare i testi universitari, che costano tantissimo. Mia mamma lavora alla Maschio, ed è felicissima che io studi, è orgogliosa di me e mi ha sempre aiutato». Oppure la storia di Linda, diplomata al liceo classico a Pordenone che sogna di diventare ambasciatrice: «Userò i soldi della borsa di studio per comprare i libri per studiare. Li userò per la mia cultura». E quella di Federico, diplomato in chimica a Cremona: «Mi sono iscritto alla facoltà di Chimica all'università di Parma, ma sogno di diventare medico, l'anno prossimo riproverò il test. Vorrei diventare cardiologo oppure ricercatore, sempre nell'ambito della chimica». Più pragmatica è Cosmina, laureata in giurisprudenza a Padova: «Vorrei mettere da parte quei soldi per una piccola auto oppure per pagarmi dei corsi di formazione».
Luca Marin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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