Bus gratis anti-smog «Autisti non avvisati»

Sabato 23 Febbraio 2019
I DISAGI
PADOVA In verità non si sa chi ha peccato. Se sia Busitalia che non ha avvisato efficacemente tutti gli autisti. Se siano certi autisti che non si sono premurati di capire cosa stava succedendo (c'erano volantini sui bus e in tutte le fermate). Se siano stati gli utenti stessi poco propensi alle sette di mattina a leggere volantini sui pali, e poi il 90 per cento sono pendolari con l'abbonamento.
IL FATTO
Fattostà che, come afferma la consigliera comunale di Forza Italia Eleonora Mosco, alle 7.49 sul bus numero 7 centro-stazione e successivamente sul numero 16 stazione-Zip gli autisti facevano pagare il biglietto dicendo di non essere stati informati dall'azienda che dalle 7 alle 9 del mattino, grazie a un accordo raggiunto appena poche ore prima con il Comune, in funzione dello smog altissimo la corsa era gratuita. Dunque se il campione ha dato questo risultato è probabile che in più di qualche linea gli utenti abbiamo pagato per niente.
LE DISPOSIZIONI
Ma andiamo con ordine. La decisione di favorire l'uso del mezzo pubblico è dell'altra sera alle 17. Il Comune con Busitalia la proporrà anche oggi: fascia gratuita dalle 9 alle 11. Domenica sarà dalle 9 alle 11 e lunedì dalle 7 alle 9. Questo in abbinata al parcheggio gratuito ai capolinea nord (Pontevigodarzere) e sud (Guizza) del tram, e a quello del parco Colli. Sui parchimetri c'è un adesivo: con livello allerta arancio o rosso da parte dell'Arpav, non si paga. Oggi siamo in arancio.
L'ORDINE
Nel giro di una notte la società ha stampato 600 volantini che ha messo alle fermate, poi li ha appesi dentro gli autobus, li ha mandati via app, alla mailbus e sul proprio sito. Non tutte le fermate sono state raggiunte (sono 1200), e in molti casi gli utenti li hanno strappati come promemoria. Inoltre con l'ordine di servizio numero 62, protocollo 2923/2019 del 21 febbraio ha avvisato in bacheca tutti gli autisti. Qui bisogna fare un discorso però: ci sono autisti che si scambiano in chat private gli ordini di servizio, altri no. E sicuramente quelli che fanno parte delle cooperative a cui è stato esternalizzato il servizio possono non essere stati debitamente informati. Un esempio è proprio la linea 7. Dal momento che ormai il 18% delle linee è in appalto esterno va studiato un metodo uniforme.
IL PRESIDENTE
Dice il presidente di Busitalia, Andrea Ragona: «La decisione è stata presa nel giro di qualche ora, mi dispiace se ci sono stati dei disguidi ma l'azienda ha fatto tutto quello che poteva per pubblicizzare in poco tempo la cosa. Certo potremmo sanzionare gli autisti, ma abbiamo avuto due sole proteste. E comunque l'autista potrebbe dire che l'utente ha letto dopo che ha timbrato».
I SINDACALISTI
Davide Parpajola, autista e sindacalista di Adl: «Credo che su circa 150 in servizio ieri mattina almeno la metà non lo sapesse anche perché non tutti vogliono essere collegati via social e altri non prendono servizio da dentro l'azienda. Nella mia chat comunque non è arrivata comunicazione. Per fortuna io però lo sapevo e ho avvisato qualche anziano». Marco Bomparola, autista e delegato Uil la vede in un altro modo. «L'ordine di servizio c'era, lo sapevamo tutti. Piuttosto le cooperative a cui è stato affidato il servizio, esternalizzandolo, non hanno i nostri canali. Bisogna fare qualcosa». Infine Sandro Lollo della Cisl trasporti: «Diamo il tempo a tutti di calibrarsi, all'azienda e anche agli autisti».
Mauro Giacon
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