Botti irregolari: sequestrati 100 chili

Mercoledì 12 Dicembre 2018
L'OPERAZIONE
PADOVA Il conto alla rovescia in vista di Capodanno è già cominciato e la polizia risponde con dei controlli speciali. Negli ultimi giorni gli uomini della questura di Padova hanno posto sotto la lente d'ingrandimento diverse attività dedicate alla vendita di petardi e fuochi d'artificio. Molti commercianti si stanno attrezzando per offrire ai clienti materiale pirotecnico di vario genere, ma non tutti rispettano le rigide norme disposte dal decreto ministeriale del 2014. Nella rete della Squadra Amministrativa della Questura l'altro ieri è finito il titolare cinese di un'attività di via Uruguay: è stato denunciato per numerose violazioni e gli sono state sequestrati settanta prodotti pirotecnici di tutti i tipi.
LA PERQUISIZIONE
Il blitz in zona industriale ha portato i poliziotti a scoprire un'attività che vendeva merce al dettaglio senza neppure chiedere ai clienti (i negozianti) quale fosse la loro Partita Iva. Questo, però, era il meno. Nel sopralluogo gli agenti hanno trovato moltissimi prodotti sfusi, ammassati per terra oppure sugli scaffali, senza alcun tipo di precauzione. Alcuni fuochi d'artificio, per esempio, era contenuti in uno scatolone vicino a delle bombolette a gas.
Quando si sono presentati all'interno dell'attività, i poliziotti si sono imbattuti nel genero del titolare. «Abbiamo solo questi prodotti» ha detto inizialmente, indicando la merce esposta all'ingresso. I poliziotti, però, sospettavano che la verità fosse ben diversa. Messo alle strette, il commerciante li ha condotti in un angolo del magazzino dove era contenuta un'altra grande mole di prodotti. All'arrivo del titolare i poliziotti hanno iniziato la conta di fuochi e botti. Il peso complessivo era di quasi 100 chili, il doppio rispetto a quanto la normativa consente di detenere.
LE ALTRE VIOLAZIONI
La Squadra Amministrativa della Questura di Padova ha riscontrato anche altre violazioni. L'esercizio commerciale, ad esempio, non era affatto suddiviso tra area-vendita e magazzino come invece è previsto dal decreto ministeriale. Molti prodotti non erano nemmeno custoditi nelle specifiche custodie (servono imballi sicuri e quindi integri) e non rispettavano nemmeno le norme sulla distanza: i prodotti non possono essere vicini più di due metri l'uno dall'altro. Questi fuochi, invece, non solo erano ammassati in barba a qualunque prescrizione, ma in alcuni casi erano anche appoggiati vicini a bombolette spray di vernice e ad altri tipi di merce infiammabile.
LE CONSEGUENZE
Nei confronti del titolare è scattata una denuncia penale per il commercio di materiali esplodenti senza cautela, mentre tutti i prodotti sono stati sequestrati. È stato necessario l'intervento di una ditta specializzata con un autocarro per portare petardi e fuochi d'artificio in un deposito sicuro. Controlli a tappeto di questo genere proseguiranno nei prossimi giorni.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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