Borgo Veneto, l'indagine Ulss ora si allarga: nuovi tamponi

Mercoledì 8 Luglio 2020
Borgo Veneto, l'indagine Ulss ora si allarga: nuovi tamponi
LA SITUAZIONE
BORGO VENETO Sono ore di ansia a Borgo Veneto, dove si attende di conoscere l'esito dei tamponi a cui sono state sottoposte le quattro persone che compongono il nucleo familiare dell'imprenditore agricolo 58enne ancora ricoverato in Terapia Intensiva all'Azienda Ospedaliera di Padova. L'uomo, che ha un'azienda agricola in località Santa Margherita d'Adige, ha accusato i primi sintomi (febbre e dolori al petto) lo scorso venerdì 26 giugno, ma è approdato all'ospedale solo una settimana più tardi. Risultato positivo al tampone, è stato inizialmente ricoverato nel Reparto di Malattie Infettive, salvo essere trasferito il giorno successivo in Terapia Intensiva, dove è stato intubato per il rapido aggravarsi del quadro clinico. L'indagine sui suoi contatti ora si allarga per scongiurare il rischio-contagio.
LA TESTIMONIANZA
«Lunedì ci hanno fatto il tampone spiega il figlio 30enne della compagna dell'imprenditore, che è anche la badante della madre 88enne Al momento non ci sono ancora stati trasmessi gli esiti. Secondo il nostro medico di base è un dato che lascia ben sperare, preghiamo perché sia così. Stiamo tutti bene, ma ovviamente siamo molto preoccupati per le sorti del compagno di mia madre. Solitamente riceviamo sue notizie da parte dell'ospedale una volta al giorno, ma oggi (ieri, ndr) non siamo riusciti a metterci in contatto. Non volevamo neanche disturbare troppo, sappiamo bene quanto stanno lavorando. Il giorno prima, comunque, eravamo stati un po' rassicurati. Pareva infatti che cominciasse a rispondere alle cure. Il problema più grande è dato dal fatto che si è aspettato troppo. Avrebbe dovuto rivolgersi prima alle cure dell'ospedale».
I quattro conviventi dell'imprenditore agricolo non sono gli unici ad essere stati sottoposti a tampone nel corso delle ultime ore. «Ci risulta che abbiano fatto il tampone anche a un'intera famiglia che abita nelle vicinanze, visto che uno dei componenti del nucleo familiare, un signore anziano, frequentava la nostra azienda, ad esempio portandoci le uova spiega ancora il giovane Li abbiamo sentiti e neppure loro hanno sintomi, fortunatamente. Sta bene anche la nostra collaboratrice, che abita a Saletto».
Segue con trepidazione l'evoluzione della situazione il sindaco di Borgo Veneto Michele Sigolotto. «Sono costantemente in contatto con l'Ulss, spiega ma al momento non sono ancora arrivati gli esiti dei tamponi effettuati. Da quello che mi risulta, a parte i quattro conviventi dell'imprenditore, non ci sarebbero altre persone in isolamento».
IL BOLLETTINO
In tutta la provincia padovana risultano ad oggi 65 persone in isolamento domiciliare. È quanto esplicita il report della Regione, che annovera anche 55 casi attualmente positivi. Guardando al conto totale delle persone positive dall'inizio dell'emergenza, il numero è salito a 3877, a cui si aggiungono gli 88 positivi del cluster di Vo'. I deceduti complessivamente sono stati 308 (5 dei quali di Vo'), a fronte di 3.514 persone guarite in tutta la provincia padovana, più 83 a Vo'.
A CADONEGHE
In questi giorni un altro caso ha destato non poca preoccupazione nella provincia padovana. Si tratta della quarantenne di origine cinese residente, da sola, a Cadoneghe, risultata positiva al tampone fatto lo scorso lunedì 29 giugno all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia. È la donna che il giorno prima aveva accompagnato al pronto soccorso di Noventa Vicentina l'imprenditore della Laserjet di Pojana Maggiore Lino Fraron, al quale è stato diagnosticato il Covid dopo un viaggio in Serbia. La quarantenne cinese si trova attualmente in isolamento domiciliare, con lievi sintomi. Ma la buona notizia è che, finora, non risulterebbero altri possibili contatti padovani. La speranza è che dunque non si espanda il focolaio. Una speranza condivisa anche dal sindaco di Borgo Veneto e dall'intera comunità locale, preoccupata dopo il ricovero dell'imprenditore 58enne. Il Comune del montagnanese risultava Covid free da quaranta giorni, prima che il riscontro della positività del 58enne azzerasse il conto e riportasse la paura nella Bassa Padovana.
Camilla Bovo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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