Bonus acqua per la bolletta delle famiglie più povere

Giovedì 12 Luglio 2018
L'INIZIATIVA
PADOVA Nonostante la ripresa, ancora troppe famiglie padovane devono fare i conti con la crisi economica. Sono tantissimi, infatti, anche a Padova, i nuclei familiari che non ce la fanno a fare la spesa o a pagare le bollette. Per chi non è in grado di pagare le bollette dell'acqua, dal primo luglio, infatti, è possibile richiedere il bonus sociale idrico o bonus acqua per la fornitura di acqua. Si tratta di una misura finalizzata a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale.
Possono beneficiare dell'agevolazione i nuclei con Isee fino a 8.107,50 euro oppure, nel caso di famiglie con più di tre figli a carico, con Isee non superiore a 20.000 euro, analogamente a quanto accade per la concessione dei bonus. Lo sconto sulla bolletta può andare sia ai titolari di utenza idrica con fornitura autonoma (utenti diretti) che condominiale (utenti indiretti).
A disposizione delle famiglie in difficoltà c'è anche Il bonus elettrico. Un bonus che consiste nella possibilità di beneficiare di uno sconto sulla spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica da parte dei cittadini economicamente svantaggiati, in gravi condizioni di salute oppure delle famiglie numerose. E' possibile presentare la richiesta anche per il bonus gas, ovvero una riduzione sulle bollette del gas riservata alle famiglie in difficoltà economica o numerose.
Il bonus prevede uno sconto annuo sulla bolletta del gas naturale a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare e del tipo di consumo. Che molte famiglie siano in difficoltà, lo testimonia anche un'altra circostanza. A marzo, il Comune ha dovuto rinunciare ad incassare 31.000 euro legati al mancato pagamento di rette di asili e mense scolastiche. Il motivo? Le famiglie morose non erano in grado di onorare il debito. Tecnicamente si definiscono crediti inesigibili, in pratica si tratta di soldi che, per svariati motivi, l'amministrazione comunale non riuscirà mai a incassare.
Nello caso specifico, si tratta di 8 nuclei familiari che nell'arco di un decennio dal 2008 al 2017 - hanno accumulato con il Comune un debito complessivo di 31mila 500 euro. Debito legato al mancato pagamento delle rette di asili nido e scuole materne e delle mense scolastiche. Le situazioni debitorie per ciascuna famiglia, variano da poco più di 800 euro a oltre 6mila euro. Dopo alcuni accertamenti dei Servizi sociali, è stato appurato che questi nuclei familiari, data la loro situazione socio-economica, non sono in nessun modo in grado di onorare il dovuto. Ne consegue che i 31mila euro sono stati inseriti tra i crediti inesigibili. Negli ultimi anni, il mancato pagamento delle mese scolastiche ha assunto dimensioni preoccupanti. A giugno, per esempio, il Comune ha inviato oltre 4000 solleciti di pagamento, solamente per l'anno scolastico 2017-2018 e il settore Scuola ora è costretto ad incrementare il personale per gestire le pratiche.
A.R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci