Bo, primi 200 vaccini ai professori in aula

Venerdì 5 Marzo 2021
LA GIORNATA
PADOVA È iniziata la campagna vaccinale per il personale dell'Università di Padova. Ieri pomeriggio, a partire dalle 14, nella sede della Croce Rossa, sono stati vaccinati oltre duecento docenti universitari. Tra i primi, anche il rettore Rosario Rizzuto, perché impegnato con le lezioni in presenza nel corso del secondo semestre. Entro sabato saranno somministrate 800 dosi, dalla prossima settimana l'attività verrà intensificata fino ad arrivare a 650 vaccinazioni giornaliere. Un balzo possibile grazie all'attivazione di altre linee vaccinali all'interno di tensostrutture nel patio esterno della Croce Rossa. Riceveranno il vaccino circa 5.600 dipendenti, l'adesione alla campagna supera già l'85%. L'ateneo conta di concludere il primo ciclo di vaccinazioni entro fine mese.
LE MODALITÁ
«É stata stabilità una lista di priorità spiega il rettore Rizzuto -. Prima vengono vaccinati i professori che vanno in aula, poi tocca al personale docente tecnico-amministrativo tra i 50 e 70 anni, per ultimi gli assegnisti e i dottorandi. Sarà somministrato il vaccino di AstraZeneca, destinato a persone tra i 18 e i 65 anni. Il personale che ha più di 65 anni, una volta ricevuta la convocazione, dovrà comunicare di non essere eleggibile per AstraZeneca. Così come coloro che rientrano nella categoria fragili. Quando avremo chiaro il numero esatto, faremo richiesta all'Ulss o all'Azienda ospedaliera per una fornitura di vaccini Pfizer». L'emozione è forte. «Un anno fa non sapevamo neanche cos'era questo virus e oggi stiamo vaccinando milioni di persone dice Rizzuto - è un successo straordinario della medicina. La vaccinazione serve a tutelare la salute delle persone».
L'invito alla campagna vaccinale è scattato sabato scorso, in tarda serata, attraverso un'e-mail inviata dal rettore Rizzuto a tutto il personale universitario. Da domenica mattina a martedì a pranzo, i dipendenti hanno potuto prenotare il proprio turno collegandosi al sito on-line attivato dall'ateneo. In meno di tre giorni ha risposto alla chiamata il 93% dei professori ordinari, l'88% degli associati, l'83% dei ricercatori, e l'80% del personale tecnico-amministrativo. «Abbiamo voluto portare avanti questa campagna il più rapidamente possibile continua Rizzuto - ringrazio i nostri informatici che hanno dovuto lavorare il weekend, compreso sabato sera, per far funzionare le cose. L'adesione è stata molto alta, nonostante il tempo strettissimo. Adesso riapriremo un'altra finestra di prenotazioni e sicuramente si aggiungerà chi si è perso nel primo slot». Le vaccinazioni sono eseguite dai medici universitari, oltre che dagli studenti di professioni sanitarie. Fondamentale anche il contributo dei volontari della Croce Rossa per l'accompagnamento e l'osservazione post-vaccinazione.
SUL CAMPO
Tra i medici che si sono offerti c'è Maurizio Corbetta, professore di Neurologia; Angelo Moretto, direttore di Medicina del lavoro dell'Azienda ospedaliera, e Massimo Zeviani, docente di Medicina molecolare. Si è reso disponibile anche il professor Stefano Merigliano, presidente della Scuola di Medicina di Padova. «É una giornata importante perché la Scuola di Medicina supporta il resto dell'ateneo per un'attività fondamentale per la società civile conferma Merigliano -. Il vaccino di AstraZeneca è efficiente ed efficace: lo dimostra l'Inghilterra, dove sono state somministrate più di 3 milioni di dosi e c'è stato un calo dell'ospedalizzazione del 65% e un calo della mortalità del 40%. É l'unica arma che ci permetterà di uscire dalla pandemia, dobbiamo vaccinarci tutti, per noi stessi e gli altri».
I primi giorni viene vaccinato il personale che svolge o svolgerà le lezioni in presenza. Poi si passa a tutti quelli che hanno tra 50 e 65 anni, e ancora al resto del personale, inclusi gli assegnisti di ricerca. Per ultimi saranno vaccinati i dottorandi, gli specializzandi di area non medica e i collaboratori. Non sono compresi medici e docenti che sono già stati vaccinati nella prima fase della campagna regionale.
«Nei fatti la sede della Croce Rossa è un polo vaccinale accessorio della rete dell'azienda sanitaria afferma il presidente Giampietro Rupolo -. Siamo preparati a vaccinare cluster di popolazione, come ad esempio il mondo accademico. Non appena concluderemo con l'università, inizieremo con i vigili del fuoco, il tribunale di Padova e la Procura della Repubblica».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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