Bancarotta, il costruttore Bertani a processo

Venerdì 12 Luglio 2019
PIOVE DI SACCO
Nuovo processo in vista per il costruttore Mauro Bertani che ha visto sgretolarsi a suon di fallimenti un vero e proprio impero societario, con sede nel grattacielo Net Center di via San Marco, in città. L'imprenditore 54enne è stato rinviato a giudizio con l'accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione assieme alla figlia Sara, di 30 anni, al fratello Enrico, di 65, residente a Piove, e al nipote Alberto, 34enne, di Legnaro. I quattro dovranno comparire davanti al tribunale collegiale il 10 febbraio del prossimo anno. In quella sede, l'avvocato Paola Rubini, che assiste Mauro Bertani e la figlia Sara, riproporrà ai giudici la richiesta di rito abbreviato, condizionata all'audizione del consulente tecnico di parte, rigettata dal giudice dell'udienza preliminare Claudio Marassi.
IL CRAC
La nuova tegola giudiziaria per la famiglia Bertani deriva dal crac di Quadro Srl, società con sede nel Net Center, specializzata nel commercio all'ingrosso e al minuto di legnami e di materiali da costruzione in genere, dichiarata fallita dal Tribunale di Padova il 21 marzo 2017. Sono otto gli episodi distrattivi contestati a vario titolo dal pubblico ministero Luisa Rossi a Mauro Bertani, nella veste di liquidatore di Quadro, alla figlia Sara, amministratore unico di Tre B Power, società tuttora attiva, al fratello Enrico, già presidente e poi amministratore unico della srl dal giugno 2013 al marzo 2014, e al nipote Alberto, consigliere di amministrazione fino al giugno 2013.
Secondo l'accusa padre e figlia avrebbero distratto un immobile a Piove di Sacco, di proprietà di Quadro, mediante una vendita fittizia a Tre B Power: il corrispettivo di 110mila euro non sarebbe mai stato pagato in quanto compensato con un credito dell'identico importo per consulenze amministrative, contabili e legali in realtà assicurate da un'altra società di famiglia, la Meg Costruzioni srl, anch'essa poi fallita. Ad un mese di distanza l'immobile era stato rivenduto ad un privato al prezzo di 250mila euro. Bertani avrebbe poi sottratto dalle casse di Quadro 95.200 euro, versati a Tre B Power per consulenze amministrative, fiscali, legali e promozionali mai svolte, in quanto fornite da Meg Costruzioni, ed ulteriori 21mila euro quale compenso per il ruolo di liquidatore, in assenza della relativa delibera assembleare. Tra le imputazioni figurano inoltre una cessione di credito di 84.610 euro, a Tre B Power, vantato da Quadro nei confronti di Bertani Atelier, senza la pattuizione di alcun corrispettivo, e due pagamenti, rispettivamente di 8.350 e 150.000 euro, per favorire due creditori della srl, una società di leasing ed un istituto di credito.
Contestate infine due distrazioni di denaro dalle casse di Quadro: Enrico Bertani avrebbe effettuato prelievi per 27.400 euro, il figlio Alberto per 19.400.
Luca Ingegneri
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