Azienda e sindacati: un tavolo per il trasferimento dei dipendenti

Venerdì 15 Novembre 2019
Da una parte il direttore generale dell'Ulss 6 Domenico Scibetta e il dg dell'azienda ospedaliera Luciano Flor, dall'altra i rappresentanti di tutte le sigle sindacali. Mercoledì pomeriggio si sono rivisti attorno ad un tavolo per tornare a discutere del passaggio dell'ospedale Sant'Antonio dall'azienda Ulss 6 Euganea all'azienda ospedaliera universitaria. «Per i lavoratori non cambierà nulla, per i pazienti nemmeno. E per quei dipendenti che vorranno essere trasferiti in altre sedi diverse da Padova, faremo tutte le valutazioni possibili» è stata la rassicurazione data ai sindacati.
Il passaggio dell'ospedale di via Facciolati all'interno dell'azienda ospedaliera avverrà formalmente il primo gennaio 2020 e fa parte di un più ampio disegno di riorganizzazione della sanità, che culminerà con la costruzione del nuovo polo d'eccellenza a Padova Est.
Il conto alla rovescia è già cominciato e la macchina organizzativa legata al personale ovviamente si è già messa in moto da tempo.
Una quarantina di dipendenti, attualmente in servizio all'ospedale Sant'Antonio, ha manifestato tramite i sindacati il desiderio di essere trasferita in un'altra struttura dell'Ulss 6 Euganea per avvicinarsi a casa: c'è chi spinge per Cittadella e chi guarda a Camposampiero, ma anche chi abita nella Bassa Padovane e auspica quindi di lavorare a Schiavonia. Per ora i passaggi sono congelati, perché la priorità è il passaggio da un ente all'altro. Quando questo passaggio sarà avvenuto, nei primi mesi del nuovo anno l'Ulss 6 potrà valutare caso per caso le diverse posizioni, con l'obiettivo di arrivare ad un accordo.
L'Anaoo però non è ancora soddisfatta. Il sindacato chiede risposte chiare sul fronte economico e legale. Prossimo incontro il 26 novembre. (g.pip.)
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