Autopsia, il buco sulla mano destra: ma Federico era paralizzato a sinistra

Sabato 24 Agosto 2019
Autopsia, il buco sulla mano destra: ma Federico era paralizzato a sinistra
L'INCHIESTA
PADOVA Il buco, la puntura per iniettare l'eroina letale, Federico Bertollo di 22 anni lo aveva nella mano destra. Un particolare decisivo per le indagini, emerso ieri durante l'autopsia effettuata all'ospedale di Camposampiero dal medico legale Barbara Bonvicini. Il ragazzo infatti aveva paralizzata tutta la parte sinistra del corpo, a seguito di un incidente stradale avvenuto quando aveva quattordici anni. Dunque, è impossibile che Federico possa avere utilizzato la mano sinistra per iniettarsi la droga nella mano destra.
Quello che era un sospetto ora è certezza: qualcuno ha venduto la dose letale al giovane e poi gliela ha anche sparata in vena. Secondo gli inquirenti è il 49enne Ivano Sogliacchi, ora dietro alle sbarre di una cella del Due Palazzi accusato dei reati di morte come conseguenza di altro reato e di spaccio. Difeso dall'avvocato d'ufficio Giuseppe Pavan, Sogliacchi durante l'interrogatorio di garanzia, dove ha chiesto anche di avere il gratuito patrocinio, si è difeso davanti al Gip Domenica Gambardella per oltre un'ora professandosi innocente. Ma il giudice ha comunque convalidato l'arrestato e la custodia in carcere. L'autopsia sul cadavere del 22enne, alla quale hanno assistito i medici legali Claudio Rago per la difesa e Rossella Snenghi per la famiglia della vittima nominata dal legale Ernesto De Toni, è stata difficoltosa, perchè il corpo era già in avanzato stato di decomposizione.
Durante l'esame sono stati raccolti campioni di tessuto degli organi interni, che saranno utilizzati per l'analisi tossicologica. È possibile, così come raccontato agli inquirenti dai familiari di Federico, che il ragazzo non avesse mai fatto uso di eroina. Una droga a cui il 22enne, fino al giorno della tragedia, non si sarebbe mai avvicinato. Si sapeva invece che faceva uso di marijuana e di cocaina. Come si sapeva che a Federico non piacevano gli aghi, li detestava. Non è invece ancora chiaro come mai il volto del giovane presentasse un vistoso taglio tra il naso e la fronte con perdita ematica, e un ecchimosi sotto l'occhio sinistro. L'ipotesi più probabile è una caduta di faccia dopo avere accusato il malore conseguenza dell'overdose, ma non si escludono altre piste.
Terminata l'autopsia è stato dato il nulla osta per celebrare il rito funebre e la salma è stata consegnata ai parenti del ragazzo. Già nella serata di ieri è stata celebrata una messa con la recita del rosario in segno di preghiera per Federico. Oggi alle 10 nella chiesa del Santissimo Redentore nella frazione di Pozzetto di Cittadella, è stato fissato il rito funebre.
La famiglia di Federico chiede ai partecipanti di non donare fiori, ma di evolvere le offerte alla cooperativa Ca' delle ore dove stava lavorando da qualche tempo il giovane. A funerali ultimati il corpo di Federico verrà cremato.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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