Autopsia, acqua nei polmoni: Mattia è annegato

Domenica 4 Aprile 2021
LA TRAGEDIA
PADOVA Mattia Fogarin, il ragazzo di 21 anni scomparso da casa la notte del 22 marzo e il cui corpo è stato ripescato giovedì scorso nel canale Scaricatore al Bassanello, è morto annegato. Lo ha stabilito l'autopsia eseguita dal medico legale Rafi El Mazloum di Dolo. I polmoni del giovane erano pieni d'acqua. L'esame del cadavere ha evidenziato anche un foro all'altezza della gola: quella tragica notte Mattia è fuggito dall'abitazione di famiglia con un coltello da cucina e prima di togliersi la vita gettandosi nelle scure e fredde acque del fiume, ha tentato di sgozzarsi. Forse la ferita, abbastanza profonda, lo avrebbe portato a una morte per dissanguamento. Da subito papà Nicola e mamma Marzia hanno tentato di salvare il loro amato figlio. Appena Mattia è uscito dalla casa di famiglia a Terranegra, in un forte stato di agitazione, il padre ha provato in tutti i modi a farlo ragionare, lo ha invitato a rientrare. Il 21enne era sconvolto per una delusione d'amore, ma nessuno dei parenti e dei suoi amici avrebbe mai pensato potesse arrivare a uccidersi. L'ultimo contatto con il figlio, i genitori lo hanno avuto alle 4 del mattino del 22 marzo quando il telefono cellulare di Mattia si è spento per sempre. In quel momento, secondo il sistema delle cellule telefoniche, si trovava proprio al Bassanello dove è stato ritrovato il suo corpo. Mamma e papà nei giorni prima della tragica scoperta, hanno lanciato una serie di appelli nella speranza di trovare Mattia ancora vivo. La Procura con il pubblico ministero Marco Brusegan aveva aperto un fascicolo, mentre i carabinieri e i vigili del fuoco lo hanno cercato per una decine di giorni ovunque: sia scandagliando i fiumi e sia passando al setaccio i casolari abbandonati. Ma il 21enne si è tolto la vita poco dopo essere scappato di casa. Ai familiari di Mattia è già stato concesso il nulla osta per la restituzione della salma, così da celebrare il rito funebre.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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