L'EVENTO
PADOVA Con il taglio del nastro è stata ufficialmente inaugurata ieri la 38esima edizione di Auto e Moto d'Epoca. Le forbici erano in mano al presidente della Regione, Luca Zaia. Con lui le autorità cittadine, gli esponenti delle associazioni di categoria e i vertici delle forze dell'ordine e militari.
L'INAUGURAZIONE
«Stiamo lentamente uscendo da quella che è stata una tragedia durata 20 mesi ha detto Zaia. Si sta procedendo verso una fase di convivenza con il virus e il fatto che ci sia questa fiera dimostra che qualcosa è cambiato. Ne stiamo venendo fuori con le ossa un po' rotte, questa pandemia è costata al Veneto 1,2 miliardi». Ha ricordato anche la Lancia Fulvia esposta all'esterno dei padiglioni che vedeva ogni giorno quando andava a scuola da ragazzino a Conegliano.
«Sono davvero contento di vedere così tanta gente, è il segno che Padova si sta riprendendo la normalità» gli ha fatto eco il sindaco Sergio Giordani. «Avere 1.600 espositori da 32 Paesi è una gratificazione per coloro che hanno lavorato a questa manifestazione» ha sottolineato l'organizzatore Mario Baccaglini. Ormai l'esposizione è diventata una tradizione, come ribadito dal senatore Udc, Antonio De Poli: «Padova festeggia un altro pezzo di ritorno alla normalità».
L'EVOLUZIONE
Il presidente della Camera di commercio Antonio Santocono ha posto l'accento anche sulla trasformazione del quartiere fieristico: «Diventerà l'hub dell'innovazione. A gennaio sarà pronto il centro congressi e sono appena partiti i lavori per il Competence center, presto cominceranno quelli della Scuola di ingegneria del Bo». Senza dimenticare, ha aggiunto Fabio Bui, presidente della Provincia, «Le ricadute su tutto il territorio». Dopo il taglio del nastro Zaia si è concesso un giro tra i padiglioni. Non pochi coloro che hanno chiesto al presidente un selfie. Rispetto a giovedì, giornata riservata agli addetti ai lavori, ieri i padiglioni erano pieni. Qualche problema si è già registrato con il traffico e non sono mancati i parcheggi selvaggi. Oggi il tratto di via Tommaseo davanti alla Fiera sarà chiuso tra le rotatorie con via Goldoni e via Rismondo. La chiusura sarà ampliata verso la Stanga se necessario.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Con il taglio del nastro è stata ufficialmente inaugurata ieri la 38esima edizione di Auto e Moto d'Epoca. Le forbici erano in mano al presidente della Regione, Luca Zaia. Con lui le autorità cittadine, gli esponenti delle associazioni di categoria e i vertici delle forze dell'ordine e militari.
L'INAUGURAZIONE
«Stiamo lentamente uscendo da quella che è stata una tragedia durata 20 mesi ha detto Zaia. Si sta procedendo verso una fase di convivenza con il virus e il fatto che ci sia questa fiera dimostra che qualcosa è cambiato. Ne stiamo venendo fuori con le ossa un po' rotte, questa pandemia è costata al Veneto 1,2 miliardi». Ha ricordato anche la Lancia Fulvia esposta all'esterno dei padiglioni che vedeva ogni giorno quando andava a scuola da ragazzino a Conegliano.
«Sono davvero contento di vedere così tanta gente, è il segno che Padova si sta riprendendo la normalità» gli ha fatto eco il sindaco Sergio Giordani. «Avere 1.600 espositori da 32 Paesi è una gratificazione per coloro che hanno lavorato a questa manifestazione» ha sottolineato l'organizzatore Mario Baccaglini. Ormai l'esposizione è diventata una tradizione, come ribadito dal senatore Udc, Antonio De Poli: «Padova festeggia un altro pezzo di ritorno alla normalità».
L'EVOLUZIONE
Il presidente della Camera di commercio Antonio Santocono ha posto l'accento anche sulla trasformazione del quartiere fieristico: «Diventerà l'hub dell'innovazione. A gennaio sarà pronto il centro congressi e sono appena partiti i lavori per il Competence center, presto cominceranno quelli della Scuola di ingegneria del Bo». Senza dimenticare, ha aggiunto Fabio Bui, presidente della Provincia, «Le ricadute su tutto il territorio». Dopo il taglio del nastro Zaia si è concesso un giro tra i padiglioni. Non pochi coloro che hanno chiesto al presidente un selfie. Rispetto a giovedì, giornata riservata agli addetti ai lavori, ieri i padiglioni erano pieni. Qualche problema si è già registrato con il traffico e non sono mancati i parcheggi selvaggi. Oggi il tratto di via Tommaseo davanti alla Fiera sarà chiuso tra le rotatorie con via Goldoni e via Rismondo. La chiusura sarà ampliata verso la Stanga se necessario.
Silvia Moranduzzo
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