ASSISTENZA
E' stata ricoverata nell'ospedale di Schiavonia l'anziana ospite della

Mercoledì 1 Aprile 2020
ASSISTENZA
E' stata ricoverata nell'ospedale di Schiavonia l'anziana ospite della sede di Borgo Padova, area Betulla, del Centro residenziale anziani di Cittadella, che lunedì scorso è stata confermata essere positiva al Coronavirus. L'ospite era stata posta in isolamento da una settimana. I sanitari hanno ritenuto utile nella stessa giornata il trasferimento nel centro ospedaliero della Bassa Padovana. La presidente del Centro Ornella Pettenuzzo ha chiesto all'azienda ospedaliera che nei tempi più brevi vengano effettuati i tamponi ai 14 operatori in servizio nell'ala dove si trovava la signora. Fin dal primo allarme il Cra, che gestisce quattro strutture, due a Cittadella, una a Campo San Martino ed un'altra a Piazzola sul Brenta, ha bloccato le visite ed adottato un particolare protocollo interno per limitare al massimo il rischio di contagio dei suoi 340 ospiti.
Rimangono stabili i contagi all'Ira. «Ad oggi ha confermato ieri il direttore generale Sandra Nicoletto - i contagiati tra gli ospiti rimangono 62, mentre i dipendenti positivi al virus sono 17. Oggi, intanto, abbiamo iniziato a fare i tamponi nella residenza Fiordaliso e, quindi, siamo in attesa dei risultati». Nella struttura di via Beato Pellegrino (chiusa alle visite), per garantire le comunicazioni tra ospiti e familiari, è a disposizione un gruppo di psicologi e assistenti sociali che fornisce informazioni dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. L'Ipab si sta anche organizzando per potenziare il sistema comunicativo, attraverso Whatsapp e Facetime, in modo da consentire contatti a distanza riuscendo comunque almeno a vedersi. Nei prossimi giorni saranno attivati anche dei tablet per consentire ai familiari di vedere i loro cari. Una tregua di 24 ore al Centro Servizi Anziani di via Garibaldi, a Monselice, dove nell'ultima giornata non si sono fortunatamente registrati nuovi decessi. In attesa di ricevere i risultati degli ultimi 25 tamponi dubbi, continua senza sosta il lavoro del personale della struttura e dei medici Francesco Lunghi (Commissario Straordinario), Giorgio Brigato e Davide Strada. Il dottor Lunghi ha spiegato di trattare i 25 ospiti con tampone incerto alla stregua degli ospiti positivi. Sono tuttora confinati nella cosiddetta area gialla creata all'interno della struttura, isolati dal resto degli ospiti per non correre il rischio di contagiarli o essere contagiati. Le massime precauzioni adottate dagli operatori avrebbero permesso, al momento, di contenere l'ulteriore diffusione del virus. Come ha spiegato lo stesso Lunghi, la speranza è di essere vicini a lasciarsi i giorni più bui alle spalle. Nei prossimi giorni potrebbero negativizzarsi i primi ospiti, ai quali tuttora vengono somministrati i trattamenti anti-Covid.
Resta pressochè stazionario il quadro dei soggetti contagiati alla Residenza al Parco di Galzignano, dopo la grande paura coincisa con i due decessi dello scorso fine settimana. Gli ospiti colpiti da Covid 19 passa a 44, uno in più rispetto a ieri. Si tratta di un ricoverato che dopo il primo riscontro negativo del tampone effettuato nei giorni scorsi, è rientrato positivo da un controllo cui è stato sottoposto al Pronto soccorso di Schiavonia. Stazionaria è anche la situazione dei dipendenti della struttura, ferma a 8 casi positivi. Ad essi comunque si aggiunge un residente del comune collinare dipendente del polo ospedaliero monselicense. L'Ulss territoriale ha fornito la Residenza al Parco dei tamponi non disponibili nei giorni scorsi.
Camilla Bovo, Michelangelo Cecchetto, Lucio Piva e Alberto Rodighiero
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