Arriva il buttafuori buono esperto in sicurezza

Giovedì 18 Gennaio 2018
Arriva il buttafuori buono esperto in sicurezza
NUOVO PROTOCOLLO
PADOVA Dimenticate l'idea del buttafuori tutto muscoli e sguardo truce, pronto a sistemare con modi alla Bud Spencer le discussioni nei locali. Perché il futuro appartiene a un nuovo identikit di addetto alla sicurezza: formato psicologicamente e pronto a prestare ogni aiuto, anche sanitario, in caso di necessità.
A varare il buttafuori buono è stata la firma del protocollo Horus Nigthlife Protection, di fatto un decalogo per un nuovo concetto di gestione della sicurezza all'interno dei locali pubblici, degli eventi e delle manifestazioni. Un sistema di gestione sviluppato seguendo le più moderne linee guida a livello Europeo e mondiale e realizzato in stretta collaborazione con la Regione e gli stessi gestori dei locali.
L'obiettivo? Rispondere alle più svariate situazioni di pericolo e criticità che possono venire a verificarsi ed evitare che serate di festa si trasformino in fatti buoni per le pagine di cronaca nera. Proprio nell'ottica di affrontare quello che sembra un bollettino di guerra tutti hanno ancora nella mente i fatti di Torino durante la finale di Champions League o le risse costate la vita a dei giovani al di fuori dei locali il padovano Elia Perdon, titolare della Ccs Sc Group, che da oltre vent'anni si occupa di sicurezza, ha scelto di cambiare modo di lavorare e, primo in Italia, ha voluto evolvere la figura dell'addetto alla sicurezza. Oltre ai corsi obbligatori - che serviranno a formare i nuovi addetti alla sicurezza negli ambiti tecnico-sanitario, nella prevenzioni incendi, nella gestione emergenze e in presenza dei disabili, comunicazione empatica e interpersonale positiva, gestione antiterrorismo - i nuovi buttafuori buoni avranno con sé un trolley che contiene un defibrillatore, una coperta e guanti antifiamma, maschere filtri e lampade antifumo, metaldetector, alcool test e tutti i presidi di primo soccorso necessari per affrontare con gli strumenti adeguati le principali situazioni di rischio che si verificano con maggiore frequenza negli eventi pubblici.
«Siamo orgogliosi di presentare i frutti di un percorso di studio delle esigenze e delle soluzioni più efficaci per la sicurezza nei locali e negli eventi pubblici - ha detto Elia Perdon -. Un percorso non semplice che ha visto il supporto e l'attenzione della Regione, delle Forze dell'Ordine, del Vigili del Fuoco, dei gestori dei locali e delle associazioni degli utenti».
N.M.
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