Arresti domiciliari per due antagonisti

Lunedì 20 Giugno 2016
(M.Zi.) Sono scattati gli arresti domiciliari per due attivisti della sinistra antagonista, Enrico Zulian del Centro sociale Pedro e Marco Zanotto dell'Adl Cobas. Si tratta di una condanna definitiva a tre mesi e dieci giorni per dei fatti del 2009, quando i due entrarono, nell'ambito di un'iniziativa sulle politiche abitative, in una casa di via Manin credendola sfitta. La casa era invece abitata.
Al momento dell'esecuzione della sentenza era stato chiesto l'affidamento ai servizi sociali, cui aveva dato parere favorevole in udienza anche il pm, affidamento che però è stato negato dal Tribunale di Sorveglianza sulla base dei diversi procedimenti pendenti, sempre legati all'attività politica, dei due. «Per questo tipo di reati - spiega l'avvocato Aurora D'Agostino, che difende Zulian e Zanotto - l'affidamento è la soluzione ideale, visto che non si tratta di delinquenti abituali a scopo di lucro. Rinunciare alla funzione rieducativa in questo caso mi sembra una sconfitta».
Vicenda simile a quella di un altro noto attivista padovano, Luca Casarini, cui recentemente è stato negato l'affidamento a Palermo. A Zulian, Zanotto e Casarini, oltre che dal mondo dei centri sociali, è stata espressa solidarietà anche da Sebastian Kohlsheen e Mattia Orlando, del comitato promotore di Sinistra italiana. In merito i deputati Marcon e Palazzotto hanno anche annunciato un'interrogazione parlamentare.

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