Arena segreta: ecco la galleria ritrovata

Martedì 28 Gennaio 2020
I CANTIERI
PADOVA Ci vogliono 10 anni e 29 milioni per restaurare 11 chilometri di sistema bastionato. È uno dei progetti più straordinari che siano mai stati affrontati. Ma alla fine le Mura torneranno non solo visibili ma anche visitabili. A piedi, in bici, oppure dalla barca.
I lavori sono cominciati lo scorso anno grazie al bando periferie e alla Fondazione Cassa di Risparmio. Il primo lotto, per 4 chilometri, impegna 8,6 milioni di euro di cui 5,4 di fondi statali. Altri 2 milioni dalla Fondazione e 1 dal Comune. Si è cominciato ripristinando il segno delle Mura che era ormai perduto tra asfalto e palazzoni fra la barriera daziaria delle Porte Contarine, via Giotto e piazza Mazzini (234mila euro) attraverso una linea di trachite. Un percorso pedonale che ha fatto sparire anche una dozzina di parcheggi.
L'INGRESSO SEGRETO
Molto più spettacolare invece l'intervento che sarà svelato sabato, ovvero la sistemazione dell'ingresso al Bastione Arena, ai Giardini. Sotto alle cascatelle verrà riaperto al pubblico, con una rampa in grado di scendere a cinque metri di profondità, il Torrione Arena che svelerà le sue casematte da dove spuntavano i cannoni e le gallerie di difesa. Fino al 2011 non si sapeva nemmeno che esistesse. I primi lavori per liberarlo da acqua e fango sono iniziati nel 2016. Ma altre sorprese promette il ripristino delle mura. Ad esempio stanno iniziando i lavori del tratto che dal Bastione Arena porta al Torrione Venier, quasi 900mila euro. Insieme a questo avverrà il restauro e recupero del Bastion Piccolo, il completamento di porta Ognissanti e della scalinata dell'area Portello.
GLI APPRODI FLUVIALI
A questi cantieri si unirà l'anno prossimo la sistemazione delle rive e la creazione di una serie di approdi fluviali lungo il Piovego uno alle Porte Contarine per imbarcazioni da diporto poi in piazzale Boschetti e in Golena S. Massimo. Si potranno ammirare le fortificazioni da una prospettiva insolita e affascinante, ma soprattutto la Golena con il restauro del ponte Gradella il recupero della casetta daziaria e di quella del custode che diventerà un angolo fra verde e acqua.
LA PASSEGGIATA
Infatti sono cominciate le operazioni che danno il via ad un'altra fase spettacolare quella del restauro del Torrione Castelnuovo. Il ponte Gradella rimetterà in comunicazione il bastione con l'ex Macello. Si potranno percorrere le gallerie di soccorso e le casematte. E si ripristinerà anche il camminamento di ronda. Una delle attrazioni assolute sarà proprio il camminamento di ronda sul Torrione Castelnuovo con una struttura in acciaio. Sarà collegato al ripristino della galleria di soccorso che dal Torrione Castelnuovo porta al Torrione Venier, o Portello Nuovo. Una galleria di duecento metri. In questo modo si potrà arrivare all'altra galleria già esistente quella che collega il Castelnuovo al Portello Vecchio (quello che si vede all'altezza di via Gattamelata vicino all'ex gasometro). Lavori finiti entro 8-9 mesi.
IL FUTURO
Si sta già lavorando sul secondo stralcio che prevede il restauro del Bastione Impossibile con il diserbo della vegetazione sul versante ovest. Spesa oltre 1,1 milioni finanziati dalla Fondazione. Inizio lavori nel luglio di quest'anno. Così come al Bastione Moro II. Infine recupero degli spazi ipogei tra il Bastione Portello nuovo e Portello vecchio con il restauro delle cortine murarie tra il Bastione Portello vecchio ed il ponte di via Cornaro: 1,1 milioni finanziati dalla Fondazione.
Mauro Giacon
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