Architetti e associazioni bocciano la nuova Pediatria: «Errore storico»

Mercoledì 18 Settembre 2019
L'ANALISI
PADOVA L'Ordine degli architetti e 14 associazioni puntano il dito contro la nuova Pediatria, giudicando il progetto «un errore storico». Se n'è parlato in occasione del convegno Giustinianeo, Parco delle Mura e nuova Pediatria che si è svolto ieri tra la sala Golena San Massimo e la sede dell'Ordine degli architetti di Padova. Punto forte dell'incontro, la visita guidata alle mura e l'analisi dell'area ospedaliera dal punto di vista storico e paesaggistico. Le critiche si concentrano su possibili vizi di legittimità del progetto, nati da un conflitto tra la programmazione urbanistica e quella ospedaliera. La torre, alta più di 30 metri, sarebbe fuori scala rispetto al contesto e svincolata da una qualsiasi visione di trasformazione coordinata dell'area. Presente al convegno anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni. «Sottolineo la complessità dei temi affrontati ha detto Lorenzoni Ci sono una serie di variabili da mettere sul tavolo, un'amministrazione ha la responsabilità di rispondere anche a queste. L'urbanistica lavora con sensibilità nuove, negli anni 70 si creavano spazi mentre oggi si cercano i vuoti. Solo che non abbiamo strumenti sufficienti per svuotare gli spazi. Ci sono difficoltà nel reperire i finanziamenti per trasformazioni green e i vincoli della Sovrintendenza sono forti». Il costo della nuova Pediatria è di circa 60 milioni di euro, sorgerà al posto di Pneumologia.
LA PREOCCUPAZIONE
«Due anni fa la Regione voleva costruire la nuova Pediatria a Padova Est, doveva essere la prima pietra afferma Vittorio Spigal, docente di Progettazione urbana al Maser Iuav Poi ha cambiato parere: c'è una fortissima pressione perché il baricentro dell'ospedale rimanga in via Giustiniani. Il timore è che questo edificio di 10 piani sarà solo il primo di tanti altri. L'area imploderà, non c'è spazio, non ci sono parcheggi, non c'è verde. E' uno strato di asfalto sovrapposto con impianti che escono dal torrione Cornaro». L'Ordine degli architetti si appella alle istituzioni per costruire a Padova Est. «Si sfrutta un suolo già deteriorato che doveva essere risanato dichiara Giovanna Osti, presidente dell'Ordine - L'area di Padova est è disponibile e già servita da strade appena ultimate, sarebbero soldi ben spesi per una soluzione stabile, in grado di assolvere in futuro eventuali esigenze di ampliamenti e adeguamenti e, soprattutto, offrirebbe ampi spazi verdi indispensabili per un luogo di cure dedicato ai bambini». Le associazioni si appellano al Ministero dei beni culturali per mettere un vincolo paesaggistico all'area ospedaliera, attualmente assente. «Non c'è trasparenza sottolinea Veronica Bertollo, presidente Incivilis -. Mancano le mappe storiche dei vincoli del '28. Il nuovo padiglione sorgerà a 13 metri dal baluardo Cornaro, il bastione progettato dall'architetto Sanmicheli e l'intera cinta muraria non ha il vincolo paesaggistico. Da un lato si cerca di valorizzarla illuminandola e dall'altro si rovina tutto costruendo un edificio impattante. assurdo, se si considera che Padova Urbs Picta ha come sito d'interesse le mura cinquecentesche».
Elisa Fais
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