Architectour, così la Fiera torna ad aprire i padiglioni

Venerdì 2 Luglio 2021
Architectour, così la Fiera torna ad aprire i padiglioni
SI RIPARTE
PADOVA Si torna in presenza nei padiglioni della Fiera di via Tommaseo. Ieri mattina il padiglione 11 ha aperto le porte per Africa Architectour a una settantina di imprenditori stranieri. Misurazione della temperatura all'ingresso, gel igienizzante ovunque e un punto tamponi con personale che parla più lingue hanno permesso di accantonare gli schermi dei computer per vedersi di persona, girare tra i 60 stand con le migliori proposte di architettura e design.
L'accesso era a numero chiuso e ci si doveva prenotare in anticipo, così è stato garantito il contingentamento. I partecipanti stranieri avevano l'obbligo di farsi il tampone prima di partire dal proprio Paese d'origine. La data della manifestazione fieristica è stata rimandata due volte a causa della recrudescenza della pandemia ma i partecipanti hanno sempre rinnovato la conferma all'invito.
«È stato un lavoro di squadra non scontato ha detto Franco Conzato, direttore generale di Venicepromex Avere qui 70 imprenditori stranieri e poter fare duemila incontri è significativo, trovarsi in presenza è emozionante. Il Covid ci ha costretto a riflettere, ci ha insegnato a cooperare e credo che il continente africano dovrà rientrare nei nostri orizzonti nei prossimi anni. Teniamo presente che il Veneto produce il 25% della quota di export nazionale nel settore mobiliare verso l'Africa».
Africa Architectour si chiude oggi ed è il primo banco di prova per il ritorno delle fiere in presenza. Ed è anche una via per far tornare turisti in città. «Con il Covid siamo scesi da 1,8 milioni di presenze a 400 mila ha spiegato Antonio Santocono, presidente della Camera di commercio Questo momento è importante perché la città ha bisogno di eventi di questo tipo». Allo spazio espositivo si affianca un serrato calendario di oltre duemila incontri di matching one to one già prefissati, in modo da facilitare l'efficacia degli scambi. Fra i 70 buyer presenti figurano architetti, contractor e distributori di 12 diversi Paesi: Camerun, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Marocco, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Sudan e Tunisia. La realizzazione dell'evento ha ricevuto il supporto del Ministero degli Affari esteri e di Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) ma anche della Regione, delle Camere di commercio venete e di Venicepromex. E le sorprese non sono finite. «È una tappa del percorso di rinnovamento della Fiera, avviato nel 2019 ha sottolineato Luca Veronesi, direttore generale di Padova Hall La Fiera è un elemento importante per la messa a terra di contaminazioni positive. Questo è il primo evento della ripresa dopo un lungo periodo di stop e rappresenta una ulteriore tappa del percorso di rinnovamento di Fiera di Padova, che diventerà presto un hub dell'innovazione con al centro la ricerca, il trasferimento tecnologico, il rapporto con l'università, l'internazionalizzazione delle imprese. Africa Architectour ha un format nuovo, progettato per consentire di massimizzare l'efficacia degli scambi. Un progetto che è solo all'inizio e che continuerà anche nei prossimi anni in dialogo con le aziende del settore».
Sono due le manifestazioni che verranno rilanciate dopo Africa Architectour, Flormart e Green Logistics Expo. Per il primo è stato siglato un accordo tra Padova Hall e Fiera di Parma: dal 6 all'8 ottobre 2021 i padiglioni di via Tommaseo torneranno a riempirsi per la manifestazione florvivaistica la cui gestione spetterà a Fiera di Parma. Green Logistics Expo, invece, si terrà dal 5 al 7 ottobre 2022 grazie a un accordo con Senaf e sarà un'occasione per riflettere sulle opportunità di sviluppo all'insegna della sostenibilità ambientale.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci